È possibile creare una copia di Fiorello con l’intelligenza artificiale come a Sanremo? L’analisi
Il Festival di Sanremo è cominciato. La prima serata con 15 cantanti in gara è stata trasmessa su Rai Uno. La Settimana Santa della televisione italiana ha aperto quei giorni sospesi in cui l’attenzione di buona parte dello share viene attratta dal teatro dell’Ariston. E come sempre tutto quello che è succede fuori arriva in qualche modo sul palco. Dargen D’Amico ha ricordato al distruzione della Striscia di Gaza, forse vedremo le proteste degli agricoltori e Fiorello ha inscenato sul palco una gag basata sull’intelligenza artificiale.
Il gioco è stato costruito bene. Amadeus ha annunciato che per questa edizione Fiorello non sarebbe potuto salire sul palco del Festival del Sanremo fino a sabato. Verso metà serata Fiorello sembra infrangere il divieto. Sale sul palco e poi comincia a sbiascicare. Lancia un paio di battute non esattamente brillanti e poi si blocca. Dopo qualche istante parte un video con Fiorello in cui spiega che sul palco non c’è davvero lui ma una sua copia creata con l’intelligenza artificiale.
A che punto sono le tecnologie per i robot umanoidi
Il primo Blade Runner di Ridley Scott è ambientato nel 2019. Qui i robot vengono immaginati come identici agli esseri umani, esattamente come sarebbe stato nel caso di Fiorello. Al momento le tecnologie commerciali che abbiamo visto non sono ancora in grado di riprodurre in maniera autonoma tutta l’infinita serie di movimenti che permette all’uomo di muoversi nello spazio.
L’esemplare di robot umanoide che si avvicina di più è Optimus – Gen 2 di Tesla, l’azienda guidata da Elon Musk che per ora ha come business principale la costruzione di macchine elettriche. Nell’ultimo video pubblicato il 14 dicembre il modello di androide Optimus Gen 2 mostra una serie di movimenti fluidi, si guarda attorno, controlla le mani e muove le dita. Tutti i gesti sembrano fluidi ma appena comincia a camminare si vede tutta l’instabilità della struttura.
A gennaio 2023 il robot Atlas di Boston Dynamics aveva discretamente stupito il pubblico. Meno umanoide di Optimus, forse con movimenti più scattosi per le braccia ma con una mobilità articolare ottima nella parte inferiore del corpo. Boston Dynamics è la stessa azienda che produce il cane robot Saetta, comparso con la livrea dei Carabinieri anche a Sanremo. Ci sono anche robot che sono in grado di riprodurre parte dei muscoli facciali. Già nel 2021 la Engineered Arts aveva presentato il robot Ameca, un androide specializzato per riprodurre la mimica facciale. Replicare quella di Fiorello però sembra abbastanza difficile la strada sembra ancora lunga.
Creare voce e pensiero con l’intelligenza artificiale
Se la tecnologia per riprodurre dei robot umanoidi in fondo non è così lontana, quella per costruire un’intelligenza artificiale che possa davvero impersonare un essere umano sembra più difficile. Per quanto potenti e sorprendenti, i chatbot che ci permettono di dialogare con l’intelligenza artificiale come ChatGPT si sono rivelati utili solo per portare a termine compiti molto specifici.
Abbiamo provato a fargli scrivere racconti dell’orrore, a tema natalizio o a fargli scrivere temi di Maturità. In nessuna occasione si è dimostrato capace di creare qualcosa che non sembrasse un compito scritto da un alunno delle medie molto diligente ma senza nessun guizzo di originalità. Forse la voce di Fiorello potrebbe essere l’unica cosa che ora un’intelligenza artificiale è in grado di replicare decentemente.