È arrivata Slay, l’app in cui si possono fare solo complimenti che ha fatto innamorare la Gen Z
Ha raggiunto il primo posto nell’App Store tedesco dopo solo quattro giorni dal suo lancio, e segna benissimo la nuova tendenza dei social che fanno bene. Si chiama Slay ed è un’app per fare i complimenti.
Il progetto è nato in Germania da tre ragazzi in che hanno deciso di fondare un social network positivo per gli adolescenti. Oggi ha oltre 250mila utenti registrati, e sta cominciando a diventare popolare anche in altri paesi europei, in testa c’è il Regno Unito.
Come funziona Slay
“Funziona con un’interazione domanda risposta anonima, e mira a reimpostare la relazione degli adolescenti con le app social riequilibrando le cose lontano dai sentimenti negativi sulle piattaforme social, normalizzando i complimenti”, ha spiegato Fabian Kamberi, uno dei tre fondatori della startup tedesca, alla testata specializzata in startup TechCrunch.
Una volta aperta l’applicazione sulla schermata appaiono 12 domande, l’utente deve rispondere solo scegliendo di fare un complimento anonimo a qualcuno presente sul social. Facciamo un esempio, Slay chiede: "Chi mi ispira a fare del mio meglio?” e l’utente risponde scegliendo qualcuno a cui fare questo complimento, in forma anonima.
Un nuovo obiettivo per i social
L’obiettivo è alimentare i contenuti positivi, come spiegano i fondatori, l’app vuole migliorare la relazione degli adolescenti con i social, cercando di sradicare i sentimenti negativi. Non solo, hanno anche spiegato che la piattaforma non venderà né condividerà mai dati personali con terze parti”.
Per arginare il rischio di prendere derive pericolose o lontane dai propositi dell’app, gli utenti potranno rispondere solo alle domande proposte da Slay. Al momento è disponibile soltanto in Germania, Austria, Svizzera e Regno Unito. Ma, visto il rapido successo, potrebbe essere presto disponibile anche in altri Paesi.
Il commento dei fondatori
I tre fondatori della startup Fabian Kamberi, Jannis Ringwald e Stefan Quernhorst sono tre 23enni che hanno deciso di far invertire la rotta ai social. L'idea, è nata a Kamberi, dopo aver assistito alle esperienze negative dei fratelli minori sulle app di messaggistica. "Abbiamo ricevuto migliaia di messaggi e di feedback dagli utenti che ci ringraziano per averli fatti sentire apprezzati in tempi di interazioni negative sui social media in rapido movimento", ha detto Kamberi. “Presto forniremo nuove funzionalità per creare più coinvolgimento, ci concentriamo molto sull'esperienza individuale che ogni utente ha, mirando a renderla il più positiva possibile. Il compito della startup è la sicurezza dei contenuti".
Le altre app "positive"
Non è l’unica Slay, tra le app “positive” c’è anche Gas, acquistata da Discord. Il social che vuole aumentare il livello di fiducia degli utenti attraverso sondaggi anonimi. "Vediamo Slay in futuro non solo come un'app di sondaggi anonimi come Gas, ma come il punto di riferimento per gli adolescenti per riscoprire le interazioni sociali in varie modalità di gioco”, ha spiegato Kamberi.
I social network pericolosi
“Tuttavia, le app che si basano esclusivamente su domande e risposte anonime comportano un elevato rischio di cyberbullismo, che noi cerchiamo di prevenire attraverso una rigorosa moderazione dei contenuti e modalità di gioco appositamente progettate”. Nel 2012 ASKfm, il social con il suo format di “domanda-risposta” anonime, è infatti passato alla storia per l'alto numero di suicidi di adolescenti che ha provocato in tutto il mondo.
Non solo, sempre più studi stanno rilevando la correlazione tra depressione e social network. Tra il 2004 e il 2019 il tasso di depressione adolescenziale è quasi raddoppiato, secondo la Substance Abuse and Mental Health Services Administration del Dipartimento della salute e dei servizi umani degli Stati Uniti. Uno studio pubblicato su “Italian Journal of Pediatric” ha mostrato che da marzo 2020 a marzo 2021, mentre gli accessi totali ai Pronto soccorso per minori con patologie di interesse neuropsichiatrico sono cresciuti dell’84%. In particolare, sono aumentati del 147% gli accessi per ideazione suicidiaria, seguiti da depressione (+115%) e disturbi della condotta alimentare (+78,4%).