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Due lander privati sono in viaggio verso la Luna: a bordo anche un ricevitore italiano

Il lancio congiunto mostra come il settore privato si stia ritagliando un ruolo chiave nella nuova era dell’esplorazione spaziale. Entrambe le missioni saranno preziose per stabilire una presenza umana sostenibile sulla Luna entro la fine del decennio.
A cura di Elisabetta Rosso
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Il razzo Falcon9 di Space X è partito questa notte, all'11.11 ET dal Kennedy Space Center in Florida. A bordo ci sono due lander: il Blue Ghost di Firefly Aerospace, azienda texana e il Resilience di ispace, giapponese. Atterreranno sulla Luna inaugurando una nuova era per il voli spaziali privati. Entrambi i lander, carichi di strumenti scienfici, rover e dispositivi, una volta atterrati porteranno avanti progetti di esplorazione e raccolta dati per comprendere meglio l'ambiente lunare.

Il lancio congiunto è un primo passo che dimostra come il settore privato si stia ritagliando un ruolo nella nuova era dell'esplorazione spaziale. Entrambe le missioni infatti saranno preziose per il programma Artemis della Nasa, e quindi per stabilire una presenza umana sostenibile sulla Luna entro la fine del decennio.

Il lancio doppio sul razzo Falcon9 è solo l'inizio. Ci sono altri lander in lista che raggiungeranno la Luna entro l'anno. Intuitive Machines, la prima azienda privata ad atterrare sul satellite della Terra è pronta a lanciare il secondo lander a febbraio, Astrobotic, invece, sta pianificando la Griffin Mission One per il 2025. I drop-off lunari quindi diventeranno sempre più frequenti.

Il viaggio dei due lander verso la Luna

I lander, partiti insieme, seguiranno traiettorie diverse. Blue Ghost impiegherà 45 giorni a raggiungere la Luna, orbiterà infatti intorno alla Terra per 25 e poi si posizionerà sulla traiettoria verso il satellite della Terra. Dopo quattro giorni di viaggio rimarrà in orbita per altri sedici prima di tentare l'atterraggio.

Il lander Resilience, invece, dopo un'orbita di trasferimento ellittica, effettuerà un sorvolo lunare, spostandosi su una traiettoria a bassa energia per un atterraggio morbido pianificato sulla Luna. Questo è il secondo lancio per Ispace, che ha la sua sede a Tokyo, durante il primo test il lander si è schiantato sulla Luna. L'atterraggio di Resilience è previsto tra la fine di maggio e l'inizio di giugno 2025.

L'obietto di Firefly e ispace

I lander sono carichi di strumenti. Su Blue Ghost viaggiano dieci dispostivi, tra questi, un trapano per misurare la temperatura sotto la superficie, un aspirapolvere per raccogliere la sporcizia, un dispositivo per tenere lontane le particelle taglienti e abrasive dalle loro tute spaziali, e il Lunar Magnetotelluric Sounder, per misurare i campi elettrici e magnetici.

In viaggio anche il primo strumento italiano destinato alla Luna: il ricevitore Lunar Gnss Receiver Experiment (Lugre). È nato dalla collaborazione tra l'Agenzia spaziale italiana e la Nasa, "testerà la fattibilità dell'utilizzo dei segnali delle costellazioni Gps Galileo per la navigazione, il posizionamento e la sincronizzazione sulla Luna", ha spiegato l'Agenzia spaziale italiana.

Su Resilience invece "Blue Ghost catturerà immagini del tramonto lunare e fornirà dati critici su come la regolite lunare reagisce alle influenze solari durante le condizioni del crepuscolo lunare", ha spiegato Firefly. Blue Ghost studierà il Mare Crisium, vasta pianura basaltica sul lato visibile della luna, viene chiamata "mare" perché gli antichi astronomi pensavano che fosse un oceano sulla Luna.

Su Resilience viaggerà invece il rover Tenacious, dotato di una telecamera ad alta definizione e di una piccola pala per raccogliere campioni da riprendere con la telecamera. Il lander esplorerà il Mare Frigoris, nelle regioni più a nord della Luna. Essendo vicino alla regione polare sarà possibile studiare le interazioni tra le regioni polari e quelle equatoriali della Luna. Non solo, il sito potrebbe essere interessante per la ricerca di depositi di ghiaccio nelle aree più ombreggiate.

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