Due astronauti cinesi hanno camminato per nove ore nello Spazio: è l’EVA più lunga di sempre
Cai Xuzhe e Song Lingdong sono due astronauti cinesi. Il 29 ottobre sono partiti con la missione Shenzhou-19 verso Tiangong, la stazione spaziale cinese in orbita bassa attorno alla Terra che negli ultimi anni è diventata al centro del programma spaziale di Pechino. Qui a maggio era arrivato anche il primo astronauta cinese civile. In questa missione Xuzhe e Lingdong hanno completato un’attività extraveicolare (EVA) lunga esattamente nove ore. L'EVA è stata portata a termine il 17 dicembre.
È un record che non era stato mai raggiunto nella storia dell’esplorazione spaziale, il primato apparteneva agli astronauti statunitensi James Voss and Susan Helms. Lo avevano stabilito il 12 marzo del 2001 con un’EVA durata otto ore e 56 minuti. L’EVA, nota anche come passeggiata spaziale, al momento è una delle missioni più difficili che possano portare a termine gli astronauti.
Da un punto di vista più strategico questo record è prima di tutto un segnale. Negli ultimi anni Pechino ha iniziato a iniziato a ritagliarsi uno spazio fuori dalla nostra atmosfera. A giugno la China National Space Administration è riuscita a portare sulla Terra con la sonda Chang'e una serie di campioni dal lato nascosto della Luna. E ancora. Nel 2030 Pechino prevede di completare un allunaggio: in caso di riuscita gli astronauti arrivati sul suolo lunare sarebbero i primi cittadini cinesi sul nostro satellite.
Perché l’EVA è una delle missioni più complesse nella carriera di un astronauta
Durante una passeggiata spaziale gli astronauti sono soli nello Spazio, protetti solo dalla loro tuta. Anzi, visto il livello di materiali e tecnologia più che una tuta parliamo di una piccola navicella spaziale cucita su misura. Samantha Cristoforetti nel suo libro Diario di un'apprendista astronauta spiega che ogni singolo pezzo della tuta spaziale deve essere scelto per adattarsi all’esatta conformazione del corpo dell’astronauta.
Di solito queste attiva extraveicolari vengono programmate per le operazioni di manutenzione o di aggiornamento necessarie al mantenimento della Stazione Spaziale Internazionale. Nonostante le prove, l’addestramento e tutte le attenzioni che si possono mettere a terra. Il 16 luglio del 2013 l’astronauta italiano Luca Parmitano, il primo italiano a partecipare a un’EVA, ha dovuto affrontare un’incidente mentre era fuori dalla Stazione Spaziale Internazionale perché il casco della sua tuta si era riempito d’acqua.