Dopo Musk, anche Zuckerberg si prepara ai licenziamenti: cosa prevede il piano di Facebook
Twitter è stato solo il primo. Dopo la scarica di licenziamenti che ha ridotto a metà l’organico dei dipendenti del social network acquistato da Elon Musk sono parecchie le Big Tech che hanno deciso di seguire lo stesso esempio. Lyft, servizio di trasporti simile a Uber, ha lasciato a casa 700 dipendenti. OpenDoor, piattaforma per la compravendita di case, ne lascerà a casa 550. E secondo il Wall Street Journal anche Meta si sta preparando a un piano di licenziamenti.
L’azienda fondata da Mark Zuckerberg che raccoglie Facebook, Instagram e WhatsApp sta affrontando il periodo peggiore nella sua storia. Le sue azioni vengono scambiate per 90 dollari, lo stesso valore che registravano nell’agosto del 2015. Mark Zuckerberg è precipitato al 29° posto nella classifica delle persone con il patrimonio stimato più grande del mondo, sotto la famiglia Ferrero.
Il crollo è dovuto principalmente a due ragioni: gli investitori hanno deciso di non credere al Metaverso e la concorrenza con TikTok si sta facendo sempre più difficile. In tutto questo le Big Tech temono una recessione che come primo effetto porterà alla riduzione degli investimenti in pubblicità, la loro prima fonte di guadagno.
Il piano di licenziamenti di Meta
Secondo il Wall Street Journal il piano per i licenziamenti coinvolgerà migliaia di dipendenti e sarà annunciato entro il 9 novembre. Il quotidiano statunitense cita una serie di fonti interne ma non è ancora arrivata una conferma o una smentita ufficiale da parte di Meta. Dopo la presentazione dei risultati dell’ultimo trimestre anche Mark Zuckerberg aveva annunciato che i prossimi mesi non sarebbe stati esattamente il periodo più entusiasmante per l’azienda.
“Nel 2023 concentreremo i nostri investimenti su un piccolo numero di aree di crescita ad alta priorità. Ciò significa che alcuni team cresceranno in modo significativo, ma la maggior parte degli altri rimarrà stabile o si ridurrà nel prossimo anno. Nel complesso, prevediamo di concludere il 2023 con all'incirca le stesse dimensioni o addirittura con un'organizzazione leggermente più piccola di quella che siamo oggi”.