Dopo l’Impero Romano, ora anche Napoleone è diventato un trend su TikTok
Solo due settimane fa si parlava di Impero Romano. Un trend che noi di Fanpage.it vi abbiamo raccontato qua ma che poi è stato leggermente frainteso. È normale che un italiano pensi spesso all’Impero Romano: è una delle poche parti dei programmi scolastici che non vengono saltate e qualsiasi città ha un arco o una chiesta con almeno un’incisione in latino. Era più curioso che il trend fosse virale negli Stati Uniti, dove le tracce (complottisimi a parte) sono meno consistenti. Ora però c’è una nuova parte della storia europea che è entrata su TikTok.
Sull’app cinese dedicata ai video brevi è diventata virale una serie di immagini di Napoleone Bonaparte. In tutta la sequenza il generale francese ha sempre la stessa espressione. Uno sguardo cupo, arreso, senza nessuna speranza. Alcune immagini lo ritraggono mentre guarda il mare, forse proprio quell’Oceano Atlantico sede del suo ultimo esilio. Mentre scorrono queste immagini la frase che viene ripetuta dalle scritte che appaiono nel video è sempre la stessa: “There is nothing we can do”, “Non c’è niente che possiamo fare”.
La spiegazione del trend
Il meme sconsolato di Napoleone si può usare per parecchie cose. Domani c’è scuola, cosa facciamo? Non c’è niente che possiamo fare. Domani ho il leg day in palestra, come posso saltarlo? Non c’è niente che possiamo fare. Quella ragazza non mi risponde da ore, come devo comportarmi? Non c’è niente che possiamo fare. Insomma, tutte le volte che la situazione è senza via d’uscita, Napoleone sa cosa dire.
La nota ironica di questo trend è che lo sguardo grave di uno degli uomini più importanti della storia europea tra i ‘700 e l’800 viene accostato a situazioni discretamente banali. Come potete leggere dagli esempi che vi abbiamo lasciato, Napoleone non viene mai disturbato per niente di drammatico. Se volete completare il trend, sappiate che la musica più diffusa per accompagnare le immagini è una versione rallentata della canzone Amour plastique dei VIDEOCLUB.
Perché Napoleone ci dice che non c’è più niente da fare
Nato ad Ajaccio, in Corsica, nel 1769, Napoleone Bonaparte morì all’isola di Sant’Elena il 5 maggio del 1821. Una striscia di terra buttata in mezzo all’Oceano Atlantico. Una condanna a cui venne costretto dopo la sconfitta nella battaglia di Waterloo del 1815, dove guidò l’esercito francese (e quello del Regno di Napoli) contro una larghissima coalizione di potenze europee che andava dal Regno Unito all’Austria, passando per Prussia, Spagna e Impero Russo.
Una sconfitta netta, che segnò un’esilio senza più possibilità di ritorno. Prima che diventasse un trend su TikTok, la sua storia era già stata raccontata da altre parti. A lui Alessandro Manzoni dedicò la poesia 5 maggio. Giusto qualche verso, ache per sollevare il retaggio di Napoleone da un trend sui social: “Fu vera gloria? Ai posteri / L’ardua sentenza: nui / Chiniam la fronte al Massimo / Fattor, che volle in lui / Del creator suo spirito / Più vasta orma stampar”.