Dopo le elezioni, i politici hanno abbandonato TikTok (tranne Salvini)
Potevamo immaginarlo subito ma abbiamo preferito comunque aspettare un mese. Tra fine agosto e inizio settembre l’improvviso traffico di politici su TikTok aveva sollevato qualche dubbio. Più che un tentativo di avvicinarsi ai tanti under 30 che si muovono sulla piattaforma, questa transumanza digitale sembrava un tentativo di battere a fine partita un terreno ancora poco arato. “A pensar male degli altri si fa peccato ma spesso si indovina”, diceva un politico scomparso prima che TikTok rilasciasse la prima versione della sua app.
Abbiamo controllato l’attività sulla piattaforma dei leader di partito. In un caso anche del partito stesso. Qualcuno resiste, fedele a una storia politica che deve molto alla popolarità sui social. Qualcuno invece è scappato appena dopo le elezioni. La maggior parte dei politici però ha scelto di mantenere i suoi canali attivi pubblicando video di repertorio o riciclando materiali da altri portali d’informazione.
Nessuna traccia del Partito Democratico
La storia del Partito Democratico su TikTok è durata 22 giorni. Dal 23 settembre non ci sono più tracce. Nemmeno una minuscola clip riciclata da qualche altro social. Su TikTok il Pd aveva scelto una strategia chiara: nessuna personalizzazione della campagna elettorale sul candidato premier. Il primo a pubblicare un video sull'account del Pd è stato Alessandro Zan, padre del disegno di legge contro l’omotransfobia. Nei video successivi sono comparsi altri esponenti del partito e per le ultime clip i social media manager si sono affidati direttamente al content creator @Gabi_Monta. Il Pd è stato anche il profilo che in campagna elettorale ha raccolto meno follower su questa piattaforma. In un mese sono arrivati solo a 7.118 follower.
Matteo Renzi, ci aspettavamo di più
Matteo Renzi ha sempre fatto della comunicazione una delle chiavi del suo successo. Su Twitter ad esempio è uno dei politici più seguiti con 3,3 milioni di follower. Eppure su TikTok non è scoppiata la scintilla. L’ultimo video pubblicato dal leader di Italia Viva risale a una settimana fa ed è una clip in cui sua nonna festeggia i 102 anni con un’ottima interpretazione Parlami d'amore Mariù. Scorrendo indietro non si trova più nulla fino al 23 settembre, dove troviamo (ovviamente) un appello al voto.
Carlo Calenda e i consigli di make up mancati
Carlo Calenda aveva lanciato il suo primo video di TikTok con una dichiarazione di intenti: “Io non so ballare perché sembro un orso ubriaco. Non posso dare consigli di make up perché ho la pancia e sono brutto. Però posso parlarvi di politica, di libri e di cultura. E lo so che non è una cosa molto comune…”. Una frase che chiarisce in modo abbastanza netto quanto la conoscenza della piattaforma non fosse poi molto approfondita, visto che ormai libri, cultura e politica hanno i loro spazi ben definiti anche qui.
Anche qui l’attività è molto diradata. Prima Calenda pubblicava contenuti pensati per la piattaforma e rispondeva ai commenti degli utenti. Dalle elezioni l’approccio è cambiato. Tra il 25 settembre e il 10 ottobre non ha pubblicato nulla. Poi qualche spezzone preso da interviste tv. L’unica eccezione è un video dedicato ai suoi follower dopo il primo giorno di Senato.
Silvio Berlusconi, Tik Tok Patatrak
Anche qui, il copione si ripete. Silvio Berlusconi aveva fatto il miglior esordio tra tutti i politici sulla piattaforma. Il suo primo video aveva raggiunto 690 mila like e 43 mila commenti. Dopo le elezioni i suoi follower si sono dovuti accontentare di qualche montaggio e di un po’ di video recuperati da altre parti. L’ultimo video che fa eccezione a questo schema è quello del 4 ottobre, in cui si è presentato in video insieme a Zlatan Ibrahimović.
Giorgia Meloni, prima premier con TikTok
Non è certo il suo primato più importante ma fra i suoi successi ora Giorgia Meloni può contare anche quello di essere la prima premier in Italia munita di TikTok. La stregia social di Mario Draghi è sempre stata low profile e l’esordio di Giuseppe Conte è stato successivo alla fine del suo incarico come primo ministro.
Meloni è stata anche la seconda leader di partito a sbarcare sulla piattaforma, già nel 2019. Il primo è stato Matteo Salvini. Anche qui dal giorno delle elezioni vediamo solo clip montate con immagini provenienti da altre piattaforme. L’ultima in cui si rivolgeva direttamente ai suoi follower è del 25 settembre. Due meloni in mano e una frase: “25 settembre, ho detto tutto”.
Matteo Salvini, social first
Per adesso il migliore è lui. Matteo Salvini ha quasi 730 mila follower sulla piattaforma, pubblica video con regolarità, alterna clip montate da altri media a video costruiti apposta per i suoi social. Le sue dirette a mezzanotte sono parecchio note su TikTok e spesso si trovano riprese in giro per il feed con clip tagliate ad arte. La costanza premia, forse non in voti.
Giuseppe Conte e il suo “occhio ragazzi”
Negli ultimi mesi di campagna elettorale Giuseppe Conte aveva investito parecchio in questa piattaforma. Anzi. Ben prima dell’invasione dei politici su TikTok aveva cominciato a pubblicare video dal discreto successo, tanto che quel suo “occhio ragazzi” con cui cominciava tutte le clip era diventato un marchio di fabbrica. Dopo il 25 settembre sembra sia arrivato un momento di stanca. Anche qui stesso menù di molti altri: video sporadici e clip riciclate.