Dopo i licenziamenti, arrivano le dimissioni di massa: i dipendenti di Twitter scaricano Elon Musk
“Penso che appena la polvere si depositerà a terra rimarranno meno di 2.000 persone”. È questa la previsione lasciata ai microfoni della BBC da un ex dipendente di Twitter. E dai primi segnali che arrivano dall’azienda sembra che sia questo lo scenario più probabile verso cui sta andando il social network. Con la prima ondata di licenziamenti, l’organico di Twitter era già calato sotto i 3.500 dipendenti e ora potrebbe scendere ancora di più.
Nelle scorse ore Elon Musk aveva dato un ultimatum a tutti i dipendenti: o restavano e si mettevano a disposizione per lavorare in “modalità hardcore” oppure potevano lasciare l’azienda con una liquidazione equivalente a tre mesi del loro stipendio. Dai primi segnali sembra che siano stati parecchi ad abbandonare la nave.
Perché gli uffici di Twitter rimarranno chiusi fino a lunedì
Probabilmente l’aut aut non ha avuto l’effetto sperato. Nelle scorse ore è arrivato un messaggio a tutti i dipendenti in cui si avverte che gli uffici rimarranno chiusi fino al 21 novembre. Nessuno potrà accedere, esattamente come dopo la prima ondata di licenziamenti i badge verranno sospesi. Tra licenziamenti e dimissioni, al momento ci sarebbero interi team devastati.
Nei messaggi inviati ai dipendenti Twitter chiede sempre di non rivolgersi alla stampa per rilasciare dichiarazioni, per questo i giornali sono pieni di indiscrezioni: “Non volevo lavorare per qualcuno che ci ha minacciato via e-mail più volte dicendo che solo "tweep eccezionali dovrebbero lavorare qui' quando lavoravo già 60-70 ore settimanali”. Nel gergo web per tweep si intende una persona che utilizza Twitter.
Elon Musk: “Non sono preoccupato”
Intanto dal suo profilo Twitter Elon Musk dispensa, come da tradizione, meme e commenti: “Le persone migliori rimarranno, quindi non sono molto preoccupato”. Tra le ultime dichiarazioni del nuovo Ceo contiamo anche una bandiera pirata e un meme in cui Twitter seppellisce sé stesso.
Gli insulti a Elon Musk proiettati sull'headquarter di San Francisco
Nelle ultime ore stanno diventando virali i video che riprendono una nuova installazione sulle pareti dell'headquarter di Twitter, a San Francisco. Qui un proiettore sta mandando in loop una lunga serie di insulti, tutti dedicati al nuovo Ceo. Fra i tanti che possiamo leggere ci sono anche: "Megalomane, parassita supremo e uomo mediocre".