Dopo Ftx crolla un altro colosso delle cripto: Genesis dichiara la bancarotta
A riportare la notizia è stato il quotidiano finanziario Financial Times. Il colosso delle cripto Genesis ha fatto domanda di bancarotta. Genesis è una piattaforma di scambio e prestito di criptovalute, una realtà in cui erano coinvolte circa 200 società e che aveva sofferto parecchio del crollo di Ftx. Genesis Global Capital fa parte del gruppo Digital Currency Group, una venture capital company che investe tra gli altri progetti anche in CoinDesk, sito di news legate alle cripto.
Da diverso tempo Genesis aveva sospeso i prelievi. In pratica gli utenti che avevano investito i loro soldi su Genesis non potevano più ritirarli, esattamente come successo con Ftx. Ora, sempre secondo il Financial Times, la piattaforma deve ai suoi creditori un totale di tre miliardi di dollari. Sempre come Ftx, Genesis ha chiesto il Chapter 11, la procedura di bancarotta che dovrebbe garantire la possibilità di guidare la società fuori dal fallimento.
Come funziona la procedura di Chapter 11
Nel codice degli Stati Uniti il Chapter 11 è una procedura fallimentare che può essere utilizzata sia dalle imprese che dai cittadini privati. In breve un’azienda dichiara bancarotta, ammette di non poter più pagare i creditori, ma chiede a un tribunale di essere guidata sotto un’amministrazione controllata perché ritiene che il suo progetto imprenditoriale sia ancora valido. Se il tribunale concede il Chapter 11 allora l’azienda prova ad affrontare una ristrutturazione per pagare tutti i debiti ai suoi creditori
La scelta di seguire una via istituzionale per uscire dalla crisi non è esattamente lo spirito con cui sono nate le criptovalute. Derar Islim, amministratore delegato ad interim di Genesis, ha spiegato però che questo è la strada migliore da seguire: “Una ristrutturazione in tribunale rappresenta la strada più efficace attraverso la quale preservare i beni e creare il miglior risultato possibile per tutte le parti interessate”.