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Dopo 500 anni e qualche algoritmo è stata decifrata la corrispondenza segreta di Maria Stuarda, la Regina di Scozia

Le lettere mostrano la resistenza della Regina di Scozia, che fino alla fine ha cercato di intessere nuove alleanze per sfuggire alla prigionia e conquistare il trono.
A cura di Elisabetta Rosso
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Un informatico francese, un pianista tedesco, e un fisico giapponese sono entrati nella Bibliothèque Nationale de France di Parigi. La storia non finisce con uno sketch da barzelletta, ma con un successo crittografico. Hanno infatti decifrato 57 lettere segrete di Maria Stuarda regina di Scozia, 436 anni dopo la sua morte. Attraverso algoritmi informatici, analisi linguistiche e tecniche manuali di decodifica, sono riusciti ad aggiungere un tassello in più per raccontare meglio la controversa e tragica storia della regina tradita. Una storia fatta di complotti, prigionia e decapitazione.

Maria Stuarda, se preferite in inflese Mary Stuart, non ha avuto vita semplice. A nove mesi viene consacrata regina per diritto divino, a 44 anni uccisa dalla cugina Elisabetta I che le taglia la testa per assicurarsi il trono di Inghilterra. In mezzo ci sono pile di lettere che hanno dato voce alla sua resistenza. Proprio per questo, dopo aver letto in anteprima la corrispondenza, John Guy, ricercatore di storia al Clare College di Cambridge, e autore di Queen Of Scots: The True Life of Mary Stuart, ha detto alla CNN: “È una ricerca sbalorditiva e queste lettere segnano la nuova scoperta più importante su Maria Stuarda, regina di Scozia, da 100 anni".

I protagonisti dell’impresa sono George Lasry, informatico e crittografo francese, Norbert Biermann, pianista e professore di musica tedesco, e Satoshi Tomokiyo, un fisico giapponese. Da 10 anni lavorano insieme per decifrare documenti storici. Larsy è anche membro del progetto DECRYPT, per digitalizzare e trascrivere i codici.

Cosa è stato trovato nelle lettere di Maria Stuarda

"Maria, regina di Scozia, ha lasciato un vasto corpus di lettere conservate in diversi archivi", ha detto Lasry in una nota. “C'erano prove precedenti, tuttavia, che altre lettere di Mary Stuart mancassero da quelle raccolte, come quelle citate in altre fonti ma non trovate altrove. Le lettere che abbiamo decifrato fanno molto probabilmente parte di questa corrispondenza segreta perduta”.

In 19 anni di prigionia infatti Maria Stuarda ha scritto moltissimo. Per costruire nuove alleanze, vie di fuga, reclutare messaggeri in grado di aggirare i propri nemici. Come spiega Guy, le lettere mostrano “Maria Stuarda come un'astuta e attenta analista degli affari internazionali". Gli scritti fanno luce sul suo rapporto con Michel de Castelnau, sieur de la Mauvissière, l'ambasciatore francese in Inghilterra, che è stato per lei un prezioso alleato. Era infatti lui l’uomo che consegnava la corrispondenza di Maria ai suoi amici in Francia.

Le lettere raccontano bene anche la prigionia di Maria Stuarda, che scrive ai suoi cari per lamentarsi dei trattamenti, della sua salute trascurata e di come i negoziati con Elisabetta I in realtà fossero sin dall’inizio una farsa in mala fede. Non nasconde nemmeno l'antipatia per i suoi carcerieri, e le angosce per il figlio, che poi diventerà Re Giacomo I, rapito nel 1582. Dagli scritti emergono anche i tentativi di corruzione e fuga da parte di una regina che ha resistito, fino alla fine.

Come è stato decifrato il codice

"Decifrare il codice non è stato un momento eureka , ci è voluto un bel po', ogni volta era come sbucciare un altro strato di cipolla'", ha detto Lasry. Grazie agli algoritmi i ricercatori sono riusciti a rendere leggibile il 30% del testo, poi hanno analizzato manualmente i simboli e andando a tentativi hanno decodificato il codice. "È come risolvere un cruciverba molto grande", ha spiegato Lasry. "La maggior parte dello sforzo è stato trascrivere le lettere cifrate (150.000 simboli in totale) e interpretarle: 50.000 parole, sono sufficienti per riempire un libro".

Per risolvere l’enigma il team ha confrontato le lettere con i documenti relativi a Maria Stuarda custoditi nella British Library di Londra, cercando di rintracciare cifre simili. "Abbiamo decifrato codici più difficili e abbiamo decifrato una lettera occasionale di un re o di una regina, ma niente in confronto a 50 nuove lettere di una delle figure storiche più famose", ha detto Lasry.

"Nel nostro documento, forniamo solo un'interpretazione iniziale e riassunti delle lettere", ha detto Lasry. “Un'analisi più approfondita da parte degli storici potrebbe portare a una migliore comprensione degli anni di prigionia di Maria. Sarebbe anche fantastico, potenzialmente, lavorare con gli storici per produrre un libro modificato delle sue lettere decifrate, annotate e tradotte.”

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