Donald Trump sta per tornare davvero sui social: Facebook e Instagram tolgono le restrizioni
Nella storia di Donald Trump i social sono stati fondamentali, almeno quanto Donald Trump lo è stato per la storia dei social. Meta, la società che sviluppa Facebook e Instagram, ha annunciato che verranno tolte le restrizioni applicate agli account di Donald Trump. I profili dell’ex presidente erano stati bloccati il 6 gennaio del 2021, durante l’assalto a Capitol Hill organizzato dai suoi sostenitori per protestare contro l’elezione di Joe Biden.
La posizione ufficiale di Meta è stata definita con un post sul blog ufficiale dell’azienda: “Crediamo che il popolo americano debba poter ascoltare i candidati alla presidenza”. A dire il vero, Donald Trump era già stato riammesso sulle piattaforme di Mark Zuckerberg nel 2023 ma entrambi i suoi profili erano soggetti a controlli e restrizioni. Trump aveva provato anche ad aprire Truth, un social tutto suo: non è andata molto bene.
Netta la reazione dello staff di Joe Biden. Charles Kretchmer Lutvak, portavoce della campagna elettorale di Biden, ha detto: “Ridare l’accesso completo ai social network a Donald Trump è come consegnare le chiavi dell’auto a una persona che sai che la guiderà prima contro una folla e poi giù da una scarpata”.
Il grande amore social di Donald Trump: X (fu Twitter)
Donald Trump aveva seguito lo stesso percorso su X, quando ancora si chiamava Twitter. Prima sospeso nei giorni dell’assalto al Campidoglio, poi riammesso. Twitter è stata la grande passione di Trump negli anni della presidenza. Nel giugno del 2020, sei mesi prima del ban, aveva circa 121 milioni di follower. Dal 2009, anno di iscrizione alla piattaforma, aveva collezionato oltre 50.000 tweet. E ancora. Solo contato i tweet dal giorno della sua elezione troviamo una media di 10 tweet al giorno. Da quando è stato riammesso però ha pubblicato un solo post (ora si chiamano così).
La reazione dello staff di Joe Biden
Le elezioni americane del 2016 sono state con buona probabilità il più grande esperimento di campagna elettorale sui social mai registrato fino a questo momento. Un esperimento che per molti versi non è andato bene, visto quello che è successo tra la diffusione di fake news e lo scandalo Cambridge Analytica.
Da questa stagione politica il social sono cambiati, soprattutto nel modo di gestire i contenuti. Se nel 2018 Mark Zuckerberg diceva ancora al Congresso che Facebook non era una media company ma solo una tech company, col tempo i social hanno iniziato a lavorare molto di più sulla moderazione dei contenuti assumendosi non la responsabilità di quello che viene fatto sulla piattaforma.
Ora sembra che la tendenza si stia invertendo. Quando Elon Musk ha acquistato Twitter una delle prime cose che ha fatto è stata proprio tagliare il team che si occupava della moderazione dei contenuti.