Disney ha creato un’intelligenza artificiale per cambiare età ai suoi attori in cinque secondi
Una volta erano filtri posticci usati dagli utenti per vedere come sarebbero stati da vecchi. Di solito scavavano qualche ruga qua e là, facevano sbucare capelli bianchi poco credibili e mascelle cascanti. Disney invece ha deciso di fare le cose per bene.
I ricercatori dell’azienda hanno sviluppato un sistema di intelligenza artificiale (IA) in grado di far apparire un attore più vecchio o più giovane. È chiaro che interverranno gli artisti con le modifiche manuali per perfezionare il risultato, ma l’IA potrebbe fare il grosso del lavoro, risolvendo così un problema enorme.
I vantaggi dell'IA di Disney
Il processo di invecchiamento di un attore è costoso, lungo, e difficile. Spesso è necessario lavorare su ogni fotogramma per ottenere un risultato credibile. La nuova IA progettata dai ricercatori di Disney potrebbe semplificare il carico dei tecnici e degli artisti che lavorano con gli effetti visivi, velocizzando il processo.
Sembra che l'intelligenza artificiale impieghi solo cinque secondi per applicare gli effetti dell'invecchiamento a un singolo fotogramma. Non solo, potrebbe essere una risorsa preziosa anche per tagliare i budget. Per capirci, secondo i rapporti di Disney, il film The Irishman ha speso 200 milioni di dollari per far sembrare più giovani Robert De Niro, Al Pacino e Joe Pesci.
Come è stato creato l'algoritmo?
Il team Disney ha creato un database con diverse migliaia di volti generati casualmente. Hanno invecchiato quei volti sintetici utilizzando gli strumenti dell'apprendimento automatico esistente, e quindi hanno inserito i risultati nutrendo l’intelligenza artificiale con i dati raccolti. La rete neurale è stata in grado di analizzare e prevedere quali parti del viso sarebbero interessate dall'invecchiamento. Così ha lavorato per amplificare rughe o levigare la pelle dei volti.
I ricercatori hanno anche spiegato che questo approccio consente all’intelligenza artificiale di far invecchiare i personaggi mantenendo fedele la fisionomia del volto anche quando c’è un movimento o l'illuminazione cambia in una ripresa. A differenza di altri metodi, l’IA della Disney non richiede nemmeno un ulteriore passaggio di allineamento del viso.
Una nuova soluzione a un vecchio problema
"È il primo metodo pratico, completamente automatico e pronto per la produzione capace di far invecchiare i volti nelle immagini video", spiegano i ricercatori. In passato sono stati fatti diversi tentativi per automatizzare il processo con le reti neurali e l’apprendimento automatico. E per le immagini statiche ci erano quasi riusciti, il problema erano i video. Come spiegano i ricercatori il problema principale consisteva nella perdita dell’identità facciale, la scarsa risoluzione e l'instabilità dei fotogrammi per le immagini in movimento.
Invecchiare o ringiovanire correttamente un volto richiede infatti un'ampia raccolta di dati longitudinali, ovvero moltissime immagini dello stesso soggetto ritratto in periodi di tempo diversi con la stessa espressione, angolazione e luminosità. Come comprensibile, si tratta di informazioni difficili da reperire. I ricercatori Disney hanno tagliato la testa al toro usando sì, un set di dati longitudinali ma di volti sintetici ma costruiti artificialmente da un generatore di immagini.
Questa serie di informazioni è stata quindi utilizzata per addestrare la rete neurale U-Net, che grazie alla mole di dati è riuscita a replicare l'invecchiamento o ringiovanimento anche ai soggetti reali in video.