Dall’Italia arriva il robot in stile Iron Man per aiutare nei disastri naturali
Può sembrare fantascienza, ma esiste un robot dotato di propulsori in stile Iron Man in grado di salvare le vite nei disastri naturali. Il suo nome è iCub ed è uno dei fiori all'occhiello dell'Istituto Italiano di Tecnologia (IIT) di Genova. Il progetto ha richiesto oltre 15 anni di lavoro ed è nato nel 2004 "dall'idea di Giorgio Metta, Giulio Sandini e David Vernon di sviluppare una piattaforma a supporto della ricerca sull'intelligenza artificiale", riporta il sito ufficiale.
iCub ha le dimensioni di un bambino (circa 104 cm), per questo può raggiungere punti impossibili per persone e droni. I due grossi occhi che occupano gran parte del viso gli consentono invece una visione efficiente. Può anche gattonare a quattro zampe, camminare e sedersi, oltre a interagire con gli oggetti, come macerie o resti di edifici, grazie alle sofisticate capacità dei movimenti. La parte superiore del corpo è in grado di compierne 53, mentre ciascuna mano 9. A proposito delle mani, i sistemi robotici installati nei palmi gli permettono di controllare la potenza e la direzione di volo mentre sfreccia tramite i razzi a propulsione. "I sensori iCub includono telecamere, microfoni, sensori di forza/coppia, una pelle per tutto il corpo, giroscopi, accelerometri e codificatori in ogni articolazione", specificano gli esperti sul sito ufficiale prima citato.
Per riassumere, un vero e proprio supereroe robot in miniatura capace di fare la differenza nel caso di disastri naturali, sempre più diffusi con l'aggravarsi dei cambiamenti climatici. Tuttavia, per quanto iCub rappresenti un progetto d'avanguardia, gli esperti dell'IIT sottolineano che la robotica è in ritardo rispetto a quanto richiede il soccorso in scenari danneggiati da calamità. "Ogni anno, circa 300 disastri naturali uccidono circa 90.000 esseri umani e colpiscono 160 milioni di persone in tutto il mondo", affermano gli esperti dell'IIT, per poi continuare "Purtroppo, la robotica è ancora in ritardo nell'offrire soluzioni convenienti in questi scenari di disastro".