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Dal 14 gennaio non potrai più utilizzare i filtri di bellezza su Instagram: l’annuncio di Meta

Da tempo i filtri di bellezza sono stati criticati, accusati di creare standard irraggiungibili e alimentare disturbi come dismorfia, depressione e ansia tra i più giovani. Ritoccando immagini, o applicando filtri le persone perdono da un lato la consapevolezza del proprio corpo, dall’altro il controllo della propria immagine.
A cura di Elisabetta Rosso
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Oltre due milioni di filtri su Instagram e Facebook scompariranno. Meta ha annunciato la fine della sezione Spark, la piattaforma dedicata alla creazione di beauty filter, quelli che permettono di levigare la pelle, ingrandire artificialmente i propri occhi e rimpolpare le labbra. "A partire da martedì 14 gennaio 2025 gli effetti di Realtà Aumentata (AR) realizzati da terze parti, inclusi i marchi e la nostra più ampia comunità di creatori AR, non saranno più disponibili", ha spiegato l'azienda in un comunicato.

Non spariranno tutti i filtri presenti su Instagram, come ha spiegato l'azienda solo "gli effetti AR di proprietà di Meta continueranno a essere disponibili per i nostri utenti in tutta la nostra famiglia di app”, sono però 140 al momento, un numero insignificante rispetto alla libreria attuale che conta milioni di filtri. Meta non è l'unica, TikTok infatti ha deciso di vietare i filtri di bellezza solo però agli utenti minorenni sulla piattaforma. L'eliminazione dai canali ufficiale potrebbe però non essere sufficiente. Il rischio è che gli utenti scarichino i filtri difficili da rilevare applicandoli a foto e video, contenuti che appariranno senza l'indicatore di filigrana. I problemi legati ai filtri su Instagram, quindi, molto probabilmente non scompariranno, diventeranno solo più difficili da gestire.

Perché Meta ha deciso di eliminare i filtri

Da tempo i filtri di bellezza sono stati criticati, accusati di creare standard irraggiungibili e alimentare disturbi come dismorfia, depressione e ansia tra i più giovani. Ritoccando immagini, o applicando filtri le persone perdono da un lato la consapevolezza del proprio corpo, dall'altro il controllo della propria immagine. Questo scollamento è pericoloso, per questo Meta avrebbe deciso di eliminare i filtri. Non solo, vuole anche "dare priorità agli investimenti in altre priorità aziendali".

Difficile quindi non immaginare una connessione tra i filtri AR e il boom dell'intelligenza artificiale (AI). E infatti ad aprile Meta ha deciso di investire tra i 35 e i 40 miliardi di dollari sui prodotti IA e probabilmente sta spingendo gli utenti a utilizzare unicamente strumenti AR realizzati dall'azienda. 

“Siamo profondamente grati alla comunità di creator, aziende e altri stakeholder che hanno preso parte al viaggio di Meta Spark", spiega nel comunicato". Quando abbiamo lanciato questa piattaforma per la prima volta sette anni fa, le esperienze intrise di realtà aumentata erano nuove per la maggior parte dei consumatori. Da allora, l’immaginazione, l’innovazione e la creatività della nostra comunità di creatori AR hanno contribuito ad estendere la portata dell’AR a centinaia di milioni di persone sulle piattaforme Meta”.

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