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Crea il trend demure ma le rubano il marchio: “Volevo usare i soldi per la transizione di genere”

La creator Jools Lebron è diventata virale grazie a un video su TikTok dove mostra con ironia come le persone dovrebbero comportarsi al lavoro o in pubblico. Un uomo però ha depositato il suo marchio per trarre profitto dal successo di “very demure, very mindful”.
A cura di Elisabetta Rosso
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Nell'estate del 2024 o sei brat o sei demure. E se il termine coniato da Charli XCX può essere tradotto con “ragazzaccia” (è usato soprattutto al femminile), quindi maleducata, irriverente, sfacciata in senso positivo, demure è tutta un'altra storia. Diverse definizioni orbitano intorno alla parola: carino, rispettabile, modesto, educato. Tutto è iniziato quando la creator Jools Lebron, donna transgender, ha creato una versione satirica per mostrare come le persone dovrebbero comportarsi al lavoro o in pubblico. In una clip Lebron mostra il suo trucco per una giornata di lavoro. "Very demure, very modest", dice. "Non vengo al lavoro con una piega verde. Non sembro un pagliaccio quando vado a lavorare. Non faccio troppe cose. Sono molto attenta mentre sono al lavoro. Vedi come sembro molto presentabile?" dice Lebron con tono ironico. Il video diventa virale, il termine demure viene preso in prestito da Jennifer Lopez, Olivia Rodrigo, dalla Nasa, da Netflix. E questo può voler dire solo una cosa: monetizzare demure.

O per lo meno così pensava Jools Lebron. In un video, entusiasta del successo inaspettato, spiega i suoi piani per il futuro: creare collaborazioni con grandi aziende, vedere una linea di prodotti "very demure, very mindful" per sfruttare il tormentone e pagare la sua transizione di genere. C'è solo un problema: qualcuno ha registrato il marchio prima di lei. 

La guerra legale per very demure, very mindful

Sembra che Jefferson Bates dello stato di Washington (un uomo che non c'entra in nessun modo con il trend diventato virale) abbia depositato il marchio per trarre profitto dal successo della creator. "Volevo fare così tanto per la mia famiglia e provvedere alla mia transizione, e mi sento come se avessi lasciato cadere la palla", ha detto Lebron nel video. Ha poi aggiunto che dopo una consulenza legale porterà avanti una battaglia per difendere il suo marchio. 

Se la richiesta di Bates venisse approvata, Lebron non potrebbe usare la frase very demure, very mindful per creare il suo merchandise ufficiale. Gli avvocati sono convinti che Lebron possa contestare la richiesta di Bates e assicurarsi i propri diritti.

"Se fossi in lei, non sarei preoccupata", ha spiegato al Guardian Alli Elmunzer, avvocato e fondatrice di Influencer Legal, studio legale che aiuta i creator. "È evidente che è stata lei la prima a usarlo: dovrebbe iniziare a monetizzarlo, per rafforzare la sua posizione".

Non solo, la legge statunitense riconosce la prima persona che utilizza un marchio, non la prima che lo deposita. "Non ho dubbi che Lebron sarà in grado di opporsi con successo a questo, e c'è un percorso per lei per ottenere il marchio, ma le costerà tempo e denaro ottenerlo".

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