Così l’iPhone ti ricorderà di prendere le medicine
Tra le novità Apple emerse durante la Worldwide Developers Conference 2022 (WWDC 2022) vi è la funzione di monitoraggio dei farmaci per iPhone e Apple Watch in arrivo col sistema operativo watchOS 9. Gli utenti potranno quindi inserire l'elenco delle medicine da assumere e impostare un promemoria specifico per ciascuna. Al momento di prenderla, arriverà una notifica su iPhone o Apple Watch. A quel punto l'utente potrà selezionare l'opzione "presa" o "saltata" per registrare la dose. L'app Salute terrà traccia della frequenza con cui verranno assunti i farmaci sul lungo periodo. Inoltre, sempre tramite Salute, sarà possibile condividere lo storico con famigliari o altri, come il proprio medico curante.
Esistono già da tempo app sviluppate da terzi che hanno funzioni simili a quelle delineate. La novità qui sta nel fatto che dietro ci sia un colosso come Apple. Come sottolineato da Nicole Wetsman di The Verge, gli utenti di iPhone e Apple Watch – che non sono pochi – potranno contare su una maggiore accessibilità rispetto a un'app esterna già presente sul mercato. Non sarà necessario scaricare e configurare un nuovo programma, dato che bisognerà fare affidamento all'app Salute. Ciò vuol dire anche non cedere i propri dati sanitari a terzi parti. "Fornisce un livello di protezione per la privacy dei pazienti", afferma Seth Heldenbrand, professore associato di pratica farmaceutica presso l'Università dell'Arkansas for Medical Sciences.
Una serie di benefici che, soprattutto negli Stati Uniti in cui il sistema sanitario ha costi molti elevati, agevola l'utenza nel prendere buone abitudini, come assumere in modo corretto i farmaci. Una sorta di lavoro preventivo che graverebbe meno sulla salute dei singoli e sulle spese del sistema sanitario. In generale, la possibilità di seguire e soprattutto comprendere un percorso di cura non può che agevolare il rapporto medico-paziente.
"Penso che sia un passo nella giusta direzione", afferma Heldenbrand. Meno ottimista è Mary de Vera, professoressa associata all'Università della British Columbia specializzata nel trattamento dei farmaci, secondo la quale se qualcuno non sta assumendo medicinali perché non capisce che è necessario, un avviso sullo smartphone non risolverà il problema. Diverso il discorso in caso di dimenticanza, ma i benefici andrebbero comunque solo ad alcuni gruppi di persone.