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Cos’è lo sleepmaxxing, la moda che può danneggiare il nostro sonno di cui si parla sui social

C’è chi consiglia di non assumere liquidi prima di andare a letto, prendere il magnesio, la melatonina o usare lampade con luci filtrare per rilassare i muscoli. Il rischio è di sviluppare un disturbo simile all’ortoressia, un’ossessione per un’alimentazione sana.
A cura di Elisabetta Rosso
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Maschere, occhiali blu, ghiandole pineali stimolate e un kiwi ogni sera prima di andare a dormire. Sono solo alcuni dei riti dello sleepmaxxing, la nuova ossessione per il sonno perfetto. Sui social sempre più utenti pubblicano consigli e tecniche, non tutte scientificamente provate, per migliorare il riposo durante la notte. Su TikTok ci sono circa 125 milioni di post sullo sleepmaxxing.

"È diventato una tendenza dei social media, lo sleepmaxxing vuole ottimizzare la qualità e la quantità del sonno concentrandosi su prodotti, tecniche e strategie per aiutarti a ottenere un sonno più riposante", ha spiegato a Mashable Nerina Ramlakhan, esperto di sonno e fisiologo. "È una tendenza virale in crescita perché, nonostante la nostra fisiologia sia perfettamente progettata per permetterci di dormire bene, il modo in cui viviamo le nostre vite ci mette a dura prova".

I riti dello sleepmaxxing

"Le persone sono ossessionate dal dormire bene la notte e sono alla ricerca di soluzioni", ha spiegato Ramlakhan. "Ed è qui che entra in gioco il sleepmaxxing" dove tecnologia, prodotti di lusso e stili di vita non convenzionali vengono combinati per raggiungere il sonno perfetto. C'è chi consiglia di non assumere liquidi prima di andare a letto, prendere il magnesio, la melatonina o usare lampade con luci filtrare per rilassare i muscoli. Ci sono poi i cuscini speciali, i sottofondi sonori, i pigiami intelligenti. Insomma quello del sonno è un business in crescita.

Cos'è davvero che non ci fa dormire

"Ci sono sicuramente aiuti e tecniche del sonno che funzionano", ha spiegato Ramlakhan. "Spesso i problemi però sono generati da problemi di fondo come la paura, l'ansia, la mancanza di controllo, traumi passati o sfide relazionali. Lo sleepmaxxing potrebbe aiutare per un po', ma il lavoro è più profondo e sta nel trovare la sicurezza interiore e la serenità", ha spiegato. È bene anche adottare uno stile di vita sano, mangiare bene, idratarsi e fare attività fisica.

Che poi, come spiega Ramlakhan: “il più grande ostacolo per dormire bene è la nostra ossessione verso i telefoni e nella mia vasta esperienza, non c’è un prodotto là fuori che possa migliorare gli effetti dell’uso costante dei telefoni e la nostra ossessione per i social media”.

Quali sono i rischi dello sleepmaxxing

Ci sono molte ragioni scientifiche per cercare un buon sonno. Dormire male espone a un rischio maggiore di diabete, malattie cardiovascolari, Alzheimer, problemi di memoria, stanchezza, ansia, depressione, disturbi dell'umore e scarse prestazioni sul lavoro. Lo sleepmaxxing però potrebbe innescare un'ansia da "sonno perfetto" che impedirebbe alla fine di dormire serenamente, anzi, secondo Ramlakhan, "finisce per tenerti sveglio".

Il rischio è che si sviluppi un disturbo simile all’ortoressia, un’ossessione per un’alimentazione sana. Come spiega Milena Pavlova, direttrice medica dello Sleep Testing Center presso il Brigham and Women's Faulkner Hospital di Boston, il rischio è che le persone si impongano l'orario giusto per addormentarsi. "Il sonno è un processo passivo. Deve essere protetto, non forzato, o massimizzato".

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