Cos’è l’ideologia TESCREAL, il credo seguito dai miliardari che vogliono guidare il nostro futuro
A fine marzo sul sito del Future of Life Institute è stata pubblicata una lettera firmata da imprenditori, autori ed esperti di intelligenza artificiale. La lettera aveva aperto un caso, visto che tra i firmatari c’erano Elon Musk, Yoshua Bengio, Steve Wozniak e Noah Harari. E soprattutto visto che alcune delle menti più stimate della Silicon Valley stavano chiedendo uno stop allo sviluppo dell’intelligenza artificiale. Quello che è passato in secondo piano è tutto il contesto da cui è nata la lettera di cui si si sta parlando sempre di più nella Silicon Valley. Un contesto che si chiama TESCREAL.
TESCREAL è un acronimo che sta per “Transumanesimo, Estropianesimo, Singolaritanismo, Cosmismo, Razionalismo, Altruismo Efficace e Lungotermismo”. Il termine TESCREAL è stato coniato con spirito critico da Timnit Gebru, ex-dipendente di Google come co-responsabile tecnico dell'Ethical AI Team, licenziata dall'azienda dopo le sue pubblicazioni sui rischi e i pregiudizi nei modelli linguistici. Nel giro di tre anni la dirigenza hi-tech si è appropriata della parola, come l’imprenditore Marc Andreessen che nella sua biografia su twitter si definisce “TESCREALista” (oltre che “accelerazionista AI”, “suprematista GPU” e “attivista cyberpunk”).
Tutti i concetti alla base dell’ideologia TESCREAL
Il primo concetto all’interno della sigla, il Transumanesimo, è una corrente nota ormai da oltre 50 anni che promuove l'uso della tecnologia per superare i limiti della condizione umana, come l'invecchiamento e la malattia, oltre che per aumentare le capacità fisiche e cognitive tramite l’ibridazione uomo-macchina. Una corrente transumanista è proprio l’Estropianesimo, che si pone l’obiettivo di estendere in modo indefinito il tempo di vita caricando la coscienza su supporti tecnologici. Il termine prende spunto dal concetto di estropia, opposto a quello di entropia, come a indicare l’inversione del naturale scorrere delle cose.
Il Singolaritanismo invece, è la ricerca della singolarità tecnologica, cioè un punto dello sviluppo della civiltà in cui da lì in avanti il progresso tecnologico accelera autonomamente oltre le capacità umane. Più in generale, si intende l’avvento di un’intelligenza artificiale simile o superiore a quella umana, capace quindi di evolvere autonomamente e compiere a sua volta progressi scientifici e tecnologici.
Procedendo con i termini nell’acronimo, la C sta per Cosmismo, una corrente filosofica sviluppatasi inizialmente in Russia a partire dalla fine del diciannovesimo secolo, che sostiene che l'umanità abbia il potenziale e la missione di guidare l'evoluzione e il miglioramento dello spazio, trasformando l'universo attraverso la scienza e la tecnologia. È facile comprendere come questa aspirazione alimenti personalità come Elon Musk nel loro impegno per l'esplorazione e la colonizzazione dello spazio tramite progetti come SpaceX.
Il Razionalismo invece, con radici molto più antiche risalenti fino all'antica Grecia, nasce dall'idea che la ragione umana sia la fonte di ogni conoscenza, affidando al rigore formale e matematico lo sviluppo del pensiero. Infine, gli ultimi due termini della sigla sono fortemente connessi. L’Altruismo Efficace, apparentemente un concetto progressista o almeno innocuo, è l’impegno a utilizzare le conoscenze per risolvere i problemi dell’umanità e dell’ecositema nel senso più ampio possibile, con l’intento di rendere misurabile il contributo apportato. Il termine si è molto diffuso tra miliardari dell'hi-tech, portando a numerose donazioni oltre che alla nascita di spin-off aziendali volte a cause di beneficienza, e ha poi finito ad assumere connotati bizzarri quando la ricerca dei problemi da risolvere si è ampliata non solo nello spazio, ma anche nel tempo. Non preoccupatevi per l'acronimo, in inglese le due parole sono invertite.
Il Lungotermismo, che nasce da queste premesse, è l’idea che il vero focus verso cui orientare gli sforzi economici e scientifici non sia il presente e neanche il futuro prossimo, ma quello remoto. Quindi che sia ragionevole compiere sacrifici e scelte difficili nella contingenza se queste servono a costruire un futuro migliore per le future generazioni. In questo quadro rientra perfettamente la lettera sopra citata, dove si chiama l’umanità a rispondere a un’esigenza storica, decisiva nell’evoluzione futura. Ma al tempo stesso, questa ideologia può portare a concludere che problemi attuali, come il riscaldamento globale, la povertà di alcune zone del Mondo e le condizioni di precarietà esistenziale possano essere considerati dei necessari prezzi da pagare se strumentali a favorire nei prossimi secoli l’avvento di una società intergalattica di superumani guidati da un’intelligenza artificiale pienamente affidabile e consapevole.
Conoscere questa serie di posizioni, per quanto possano sembrare assurde, può aiutare a capire molto meglio le intenzioni e le giustificazioni, a volte apparentemente contraddittorie e incomprensibili, di un’elite di supermiliardari che si è autodichiarata padrona del futuro interplanetario.