Cos’è l’assurda teoria del woke virus che secondo Elon Musk avrebbe ucciso suo figlio
"Mio figlio Xavier è morto, ucciso dal woke mind virus". Elon Musk torna a far discutere: il fondatore di Tesla ha di nuovo parlato del suo odio verso l'ideologia woke, quella che secondo lui più che una corrente di pensiero è una malattia, il "virus della mentalità woke". Lo ha fatto in un'intervista video al giornale conservatore The Daily Wire, dove ha raccontato che suo figlio Xavier sarebbe stato ucciso da questo virus.
In realtà Jenna, così ha deciso di chiamarsi la figlia transgender di Musk, oggi ventenne, è viva e non ha nessun problema, se non quello di avere un padre incapace di accettare le sue scelte in fatto di identità di genere. Tra i due i rapporti infatti sono difficili da tempo: Musk l'ha definita "una comunista convinta che ogni ricco sia malvagio".
Come racconta Walter Isaacson, giornalista e scrittore, nella biografia di Musk, la decisione del figlio, allora sedicenne, di cambiare sesso, è ciò che ha fatto nascere in lui l'odio verso la mentalità woke. Tanto che quando, a fine 2022, ha acquistato Twitter, facendolo diventare X, lo ha spiegato chiaramente: il social aveva bisogno di essere ripulito da diversi problemi, primo tra tutti il "woke mind virus".
Cosa ha detto Musk sulla morte del figlio
Nell'intervista, di cui una parteè stata condivisa sui social, Musk dice senza troppi giri di parole che il figlio Xavier sarebbe morto dopo aver assunto i farmaci bloccanti della pubertà utilizzati nella disforia di genere, finiti al centro anche di un caso di cronaca in Italia, all'ospedale Careggi di Firenze. Aggiunge che ai tempi – stiamo parlando di più di tre anni fa – ha firmato i documenti per autorizzare il trattamento sul figlio allora minorenne, "ingannato" dall'ideologia woke, "senza aver davvero compreso quello che stava succedendo": "Era tutto confuso e mi hanno detto che Xavier avrebbe potuto perfino suicidarsi", ha rivelato al giornalista.
"Per questo ho promesso di distruggere il woke mind virus e posso dire che stiamo ottenendo i primi risultati", ha aggiunto Musk. Ora, non sappiamo a cosa si riferisse davvero Musk, ma possiamo immaginare che tra questi ci sia anche il lavoro che sta facendo su X (fu Twitter) per rimuovere l'ideologia woke che lo aveva contagiato.
Cos'è il presunto virus della mentalità woke
Ci sembra superfluo anche specificarlo: ovviamente non esiste nessun virus della mentalità woke in grado di uccidere qualcuno. Esiste però il pensiero "woke". Il termine è entrato nell'Oxford English Dictionary nel 2017 dopo essere entrato nel linguaggio comune attraverso il movimento Black Lives Matter. Letteralmente significa "sveglio", nel senso di "attento" a qualsiasi ingiustizia sociale o razziale: nel significato originario del termine essere woke significa prestare attenzione a non usare parole o compiere azioni anche inconsciamente discriminatorie verso qualsiasi gruppo di persone.
Da dove nasce l'odio verso il woke
Il termine però oggi ha assunto un'accezione quasi dispregiativa, soprattutto negli ambienti conservatori e di estrema destra. Lo usa chi vuole svilire l'impegno sociale contro le discriminazioni a una sorta di "politicamente corretto" della peggiore specie, solo di facciata e senza una reale convinzione alla base.
L'odio verso la mentalità woke è stato suggellato dalle parole del conservatore per antonomasia degli Stati Uniti, l'ex presidente Donald Trump, quando nel 2021 in un un comizio disse "woke is for loser", ovvero "essere woke è da perdenti". Anche su questo, Elon Musk è d'accordo con lui.