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Omicidio Giulia Cecchettin

Cos’è l’app-spia usata da Turetta sul telefono di Cecchettin e come capire se ne hai una installata

Dalle indagini è emerso che Filippo Turetta aveva installato un’app per seguire tutti i movimenti di Giulia Cecchettin. Questo genere di applicazioni si trovano facilmente in commercio: vengono presentate come strumenti per il parental control ma possono essere utilizzate anche per tracciare i movimenti di una vittima di stalking.
A cura di Valerio Berra
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Un’app per controllare ogni movimento. Uno strumento in grado di rilevare la geolocalizzazione, i messaggi e le chiamate. Secondo quanto emerso dopo la chiusura delle indagini Filippo Turetta aveva installato un’app sullo smartphone di Giulia Cecchettin per monitorarla anche a distanza. Il delitto, per cui Turetta ha confessato dopo essere stato fermato in Germania, risale all’11 novembre 2023.

Dalle cronache per ora non è uscito il nome dell’app, potrebbe trattarsi di un software specifico o di un’applicazione che si trova già sul mercato. Tecnicamente i software utilizzati per spiare le persone si chiamano stalkerware. Secondo un report pubblicato dalla società Kaspersky, nel 2023 il numero di utenti spiati attraverso questi strumenti è aumentato del 6% rispetto al 2022.

Come funziona un’app per lo stalking

Le funzioni delle app stalker sono sempre le stesse. L’app non è visibile ai proprietari dello smartphone. Non compare nella home page e non compare nemmeno nell’elenco dell’app quando ci muoviamo nel menù. Per installarla basta avere in mano lo smartphone della vittima per pochi minuti. Una volta installata nello smartphone però queste app sono in grado di tracciare a vari livelli tutte le attività degli utenti.

Cosa registrano le app per lo stalking

Nelle pieghe del web si possono trovare programmi costruiti apposta per questi scopi. Esistono anche spyware molto potenti come Pegasus che sono già al centro di casi internazionali, sono stati usati anche dai governi per spiare giornalisti e attivisti. Difficile che Filippo Turetta avesse accesso a un software di questo tipo. L’ipotesi più probabile è che abbia utilizzato una delle app che si possono trovare facilmente in circolazione. Non sono app dedicate espressamente allo stalking ma app per il parental control, vengono presentati come strumenti che servono ai genitori per monitorare quello che stanno facendo i figli.

Il costo, per un’app, è alto. Parliamo di programmi con un abbonamento annuale che può superare i 100 dollari. Ci sono anche piani specifici per il monitoraggio di singole applicazioni, a partire di WhatsApp. Le promesse sono sempre le stesse:

  • Installazione in pochi minuti
  • Applicazione non visibile dagli utenti
  • Tracciamento della posizione
  • Controllo delle notifiche
  • Controllo delle chiamate

Come accorgersi se c'è una app-spia sul nostro telefono

Ci sono diversi sistemi per capire se c’è un’app-spia sul nostro smartphone. Il primo, e più semplice, è vedere l’elenco completo delle app sul nostro dispositivo. Su Android bisogna andare su Impostazioni e poi selezionare Tutte le app. Su iPhone basta andare su Impostazioni e vedere qui l’elenco di tutte le app.

Il secondo passaggio, più complesso, è provare a capire se abbiamo un’app-spia installata partendo dall’elenco di app che hanno accesso alle nostre informazioni. Per iPhone il percorso da seguire è questo:

  • Impostazioni
  • Privacy e sicurezza
  • Tracciamento

Se trovate qualche app che non conoscete vi conviene disinstallarla. Per Android il percorso è molto simile:

  • Impostazioni
  • Sicurezza e Privacy
  • Gestione Autorizzazioni
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