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Cos’è la depressurizzazione di un aereo e in quali casi è necessario che perda quota velocemente

Un aereo della United Airlines diretto a Fiumicino ha invertito la rotta e perso 8.000 metri di quota. Sembra che ci sia stato un problema al sistema di pressurizzazione.
Intervista a Danilo Racine
Ex pilota militare e Vicepresidente Anpac
A cura di Elisabetta Rosso
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In 10 minuti 8.000 metri. L'aereo era in volo, partito da Newark e diretto a Roma, poi cambia rotta, improvvisamente. Sembra che ci sia stato un problema al sistema di pressurizzazione anche se il portavoce della United Airlines ha spiegato che non c'è mai stata alcuna perdita di pressione nella cabina. "L'aereo Boeing 777, volo 510, non ha perso il controllo potrebbe anche solo essere stata una manovra preventiva, in ogni caso quando si tratta del sistema di pressurizzazione è necessario agire in fretta", ha spiegato a Fanpage.it il comandante Danilo Racine. 

Gli aerei hanno un sistema di pressurizzazione per permettere ai passeggeri di respirare. La pressione dell'aria all'interno della cabina viene infatti modificata rispetto a quella dell'ambiente circostante, "è fondamentale visto che gli aerei viaggiano a una quota di crociera tra i 9000 e i 12000 metri di altezza, chiaramente dipende dal tipo di aereo e dalla lunghezza del volo, in ogni caso a queste quote nessun essere umano potrebbe respirare, per questo gli aerei hanno un sistema di pressurizzazione complesso e sicuro ". Le norme della Federal Aviation Administration statunitense prevedono infatti un'altitudine di crociera massima senza ossigeno di 12.000 piedi, circa 3.660 metri.

"Qualsiasi problema legato alla pressurizzazione è un’avaria molto importante che prevede un'azione rapida. I piloti devono infatti fare subito una discesa di emergenza." Come ha spiegato Racine l'aereo diretto a Roma non è precipitato, "si tratta di una discesa molto veloce è chiaro, ma perché è necessario raggiungere in fretta la quota desiderata". Un aereo mediamente per scendere da una quota di crociera tra i 12.000 e i 9.000 fino a 3.000 metri impiega tra i 4 e i 5 minuti.

Cosa succede se c'è un problema al sistema di pressurizzazione

Prima di iniziare la manovra è necessario indossare la maschera di ossigeno, "sia i piloti, sia i passeggeri devono farlo subito, questo fa capire l'urgenza, la prima azione deve essere mettersi al sicuro". Come spiega Racine, le maschere possono avere durata differente, "alcune fino a 30 minuti, altre molto meno". È fondamentale guadagnare tempo anche perché può capitare che la manovra di discesa non sia possibile, "se per esempio sotto c'è una catena montuosa non si può scendere immediatamente". Racine però rassicura: "In sistemi avanzati tecnologicamente queste avarie vengono avvisate in anticipo e questo le rende facilmente risolvibili."

Il caso del volo 510

Il volo 510 è partito mercoledì alle 20.37 con 270 passeggeri a bordo e 14 persone di equipaggio. È rientrato a Newark dopo mezzanotte a causa di un problema di pressurizzazione, ha spiegato un portavoce della Federal Aviation Administration. I passeggeri sono poi ripartiti per Fiumicino con un altro aereo.

"Hanno spiegato che non c'è stata una perdita, in questo caso probabilmente il Boeing 777 ha ricevuto un'indicazione ed è sceso preventivamente, anche perché come dicevamo è necessario scendere il prima possibile per mettere tutti in sicurezza", ha spiegato Racine. Secondo il tracker di volo FlightAware, l'aereo è decollato dall'aeroporto internazionale alle 20.37, il New York Post ha poi spiegato che è tornato a Newark per fare fronte alla "possibile perdita di pressione in cabina". La notizia è stata smentita dal portavoce della United Airlines. La compagnia ha spiegato infatti che il volo è atterrato in sicurezza e che non ci sono state perdite di pressione nella cabina.

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