Cos’è e come funziona IT-Alert, il sistema di allarme nazionale che invia i messaggi di allerta
IT-Alert è il primo sistema nazionale di allarme via messaggio lanciato dalla Protezione Civile per avvisare la popolazione in caso di gravi emergenze o rischi specifici come collasso di una grande diga o incidente industriale rilevante. IT-Alert è un sistema di allerta che funziona attraverso una notifica: in caso di emergenza in una determinata area il sistema consente di mandare messaggi di allarme a tutti gli smartphone collegati alle celle telefoniche selezionate.
Il 13 febbraio 2024 IT-Alert è diventato operativo per quattro scenari di rischio, nel frattempo prosegue la sperimentazione per la simulazione di altre tipologie di gravi emergenze. La campagna di test IT-Alert, cominciata il 28 giugno 2023 in regione Toscana, e l'ultimo test è stato in Valle d'Aosta e Sicilia il 26 gennaio 2024.
Il sistema di allarme pubblico che nei mesi scorsi è stato sperimentato in tutte le regioni. Ora la Protezione Civile ha annunciato nuovi test. Il 19 e il 20 dicembre il sistema di allarme pubblico IT-Alert ha lanciato una nuova campagna di test per due casi specifici: il collasso di una grande diga e un incidente industriale rilevante. Sono state scelte delle aree in cui questi messaggi, nel peggiore dei casi, potrebbero essere inviati per davvero. Per questo l'allarme è suonato in zone specifiche della Lombardia, dell'Emilia Romagna, della Sardegna per il collasso di una diga, e in Puglia e Veneto per gli incidenti industriali. L'obiettivo è testare il sistema sempre per il collasso di una grande diga e un incidente industriale rilevante, alla lista però si aggiunge anche il test per un incidente nucleare oltre i confini nazionali. La campagna di test è ripresa a settembre 2024, e proseguiranno fino al 20 novembre.
Cos'è IT-Alert e a cosa serve questo sistema di allarme
IT-Alert è il nuovo sistema di allerta nazionale della Protezione civile che prevede l’invio di un messaggio di allarme in caso di emergenze o rischi specifici con l’obiettivo di avvisare tempestivamente la popolazione e i cittadini che si trovano nella stessa aerea in caso di pericolo. Per utilizzarlo non ci sarà bisogno di nessun tipo di app dedicata. Nel momento in cui la Protezione Civile individua un’area interessata da un’emergenza, parliamo soprattutto di fenomeni di tipo geologico, può decidere di inviare un messaggio per allertare tutti i cittadini interessati. Sul portale IT-Alert vengono specificati gli eventi per cui sarà utilizzato:
- Maremoto generato da un sisma
- Collasso di una grande diga
- Attività vulcanica, relativamente ai vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli
- Incidenti nucleari o situazione di emergenza radiologica
- Incidenti rilevanti in stabilimenti soggetti al decreto legislativo 26 giugno 2015, n. 105
- Precipitazioni intense
Come funziona IT-Alert
La tecnologia utilizzata è quella del cell-broadcast: il messaggio viene inviato a un gruppo di celle che sono geograficamente vicine, in un’area delimitata interessata dall’emergenza. Il sistema è solido e quasi efficace. Il messaggio arriva anche dove c’è poco campo, non serve una connessione internet quindi funziona anche per chi ha finito i dati mobili o comunque non ha un piano di abbonamento alla rete. I messaggi ovviamente non arrivano se lo smartphone è spento. La notifica interrompe qualsiasi funzione dello smartphone e finché non si interagisse non ci si può spostare verso altre funzionalità.
Un test è simile a quello avviato nelle scorse settimane nel Regno Unito. Non solo, i messaggi di allerta hanno suonato anche durante l'alluvione a Valencia, inviati dal servizio di allerta spagnolo.
Il testo del messaggio di test è uguale per tutti: “IT-Alert. Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario”. Il testo è ripetuto anche in lingua inglese. Dai post su Twitter si vede però che non tutti hanno ricevuto il messaggio in modo corretto. Ad alcuni la parte inglese è apparsa come una sequenza incomprensibile di caratteri.
Cosa c'è scritto nel messaggio di IT-Alert e quando suona lo smartphone
Quando arriva la notifica di IT-Alert sullo schermo degli utenti compare un messaggio in cui si chiarisce che si tratta di un test: "AVVISI DI EMERGENZA – Questo è un MESSAGGIO DI TEST del sistema di allarme pubblico italiano. Una volta operativo ti avviserà in caso di grave emergenza. Per informazioni vai sul sito www.it-alert.it e compila il questionario". Il messaggio è sia in italiano che in inglese. Oltre al messaggio ci sarà anche un segnale audio e una notifica con una suoneria definita per questo servizio. Nel messaggio si chiede di compilare il questionario ufficiale che serve per capire come sono andati i test. I messaggi per il collasso di una grande diga, un incidente industriale rilevante, e incidente industriale rilevante oltre i confini nazionali, funzioneranno allo stesso modo ma il testo sarà leggermente diverso.
Cosa fare quando suona l'allarme di IT-Alert
In caso di simulazione una volta arrivata la notifica si chiede agli utenti di compilare un questionario. La compilazione di questo form è richiesta anche a chi non ha ricevuto la notifica, proprio per capire quali problemi ci sono stati.
Se si tratta invece di un'emergenza reale bisogna invece leggere attentamente il messaggio, IT-Alert fornisce infatti informazioni specifiche sulla natura dell'emergenza e le azioni raccomandate. Nel messaggio potrebbero essere presenti linee guida, come cercare riparo in un luogo sicuro, evitare di utilizzare veicoli, raggiungere i punti di raccolta o allontanarsi da aree pericolose.
Cosa fare se non si riceve il messaggio di IT-Alert
Per utilizzare il sistema IT-Alert non è necessario scaricare un'applicazione. Ma è meglio fare una verifica per capire se il dispositivo che avete in tasca funziona in maniera corretta. Su iPhone dovete andare nella sezione Impostazioni, passare su Notifiche e poi arrivare fino a Avvisi di Emergenza: a questo punto basta scorrere in fondo e vedere se IT-Alert è attivato. Su Android invece bisogna accedere da Impostazioni, passare su Sicurezza ed Emergenza e qui controllare la voce Allarmi Pubblici.
L'allarme potrebbe anche non suonare. La causa potrebbe essere l'impostazione del dispositivo, per esempio se si trova in modalità silenziosa. Se invece il messaggio è arrivato con qualche minuto di ritardo, probabilmente, o si stava utilizzando la modalità aereo sul telefono, o il dispositivo era spento, oppure ci si trovava temporaneamente fuori dall’area interessata dal test e si è entrati dopo poco. Se non è arrivata invece nessuna notifica il problema potrebbe dipendere dalla versione del sistema operativo sullo smartphone
IT-Alert può essere anche disattivato ma sarebbe meglio non farlo: IT-Alert non sarà una verifica invadente, suonerà solo quando c'è davvero bisogno. C'è poi un punto importante da chiarire: disattivando questa opzione non potrete comunque rinunciare alla notifica per il test. Come spiegato dalla Protezione Civile, il test avverrà su tutti gli smartphone. Se disattivate IT-Alert, il comando sarà valido solo per gli allarmi futuri (quelli legati alle vere emergenze).
IT-Alert viola la privacy?
Il sistema IT-Alert non ha il numero degli utenti, utilizza infatti la tecnologia cell-broadcasting, che permette di inviare su tutti gli smartphone collegati a una serie di celle telefoniche selezionate il messaggio di allerta, basta avere lo smartphone acceso. Come ha spiegato Luigi D'Angelo, direttore operativo delle Protezione Civile a Fanpage.it, "il sistema non necessita dei numeri di cellulare, in questo modo tuteliamo la privacy delle persone, non ci dice chi l’ha ricevuto, ma ci permette di sapere quali dispositivi ha raggiunto dentro un’area geografica."
Proseguono i test di IT-Alert
Dopo il test in Toscana, la stessa prova è stata organizzata anche in altre regioni. Nello specifico il test è stato effettuato il Sardegna, poi in Sicilia, in Calabria e in Emilia-Romagna. Dopo una pausa ad agosto, a settembre sono ricominciati i test. Una volta terminata la sperimentazione nazionale i test sono stati programmati per simulare quattro categorie di rischio specifico in determinate aree: il collasso di una grande diga, un incidente industriale rilevante, e un incidente nucleare oltre i confini nazionali.
Nel 2023 i test sono stati eseguiti in tutte le regioni:
- 28 giugno, test in Toscana
- 30 giugno, test in Sardegna
- 5 luglio, test in Sardegna
- 7 luglio, test in Calabria
- 10 luglio, test in Emilia-Romagna
- 12 settembre, test in Campania, Friuli Venezia Giulia e Marche
- 14 settembre, test in Piemonte, Puglia e Umbria
- 19 settembre, test in Basilicata, Lombardia e Molise
- 21 Settembre 2023 in Valle d’Aosta e Veneto26 Settembre 2023 in Abruzzo, Liguria e nella Provincia Autonoma di Trento (Trentino Alto Adige)
- 13 Ottobre 2023 nella Provincia Autonoma di Bolzano (Trentino Alto Adige)
La Protezione Civile ha individuato poi i tre luoghi in cui testare i messaggi che arriveranno in caso di crollo di una diga:
- Lombardia, diga di di Pagnona. Comuni interessati: Premana, Pagnona, Casargo, Sueglio, Valvarrone, Bellano e Dervio.
- Sardegna, diga di Nuraghe Arrubiu. Comuni interessati: Orroli, Escalaplano, Goni, Silius, Siurgus Donigala, Ballao, Armungia, Villasalto, San Vito, Villaputzu e Muravera.
- Emilia-Romagna, diga di Conca. Comuni interessati:Misano Adriatico e Sa n Giovanni in Marignano e Cattolica.
I messaggi per un incidente in un impianto industriale verranno invece testati in:
- Puglia, Stabilimento LyondellBasell a Brindisi
- Veneto, Fabbrica Italiana Sintetici S.p.A. a Montecchio Maggiore in provincia di Vicenza.
25 gennaio ore 12, il test per incidente nucleare
- Piemonte, Torino e provincia
23 gennaio ore 14.30, simulazione del collasso di una grande diga
- Toscana, stabilimento TOSCOCHIMICA, Comuni interessati: Prato (PO) e Campi Bisenzio (FI).
24 gennaio ore 12, sperimentazione per un incidente industriale rilevante
- Calabria, stabilimento BUTANGAS, Comuni interessati: Montalto Uffugo, Rende, Rose e Luzzi (CS).
- Campania, impianto GAROLLA, Comune interessato: Napoli.
- Emilia-Romagna, stabilimento SCAM, Comune interessato: Modena.
- Sardegna, stabilimento FIAMMA 2000, Comuni interessati: Serramanna e Villasor (SU).
25 gennaio ore 12 test per incidente industriale rilevante
- Basilicata, stabilimento ENI, Comuni interessati: Viggiano e Grumento Nova (PZ)
- Friuli Venezia Giulia, stabilimento RIR-GALA Logistica, Comuni interessati: Visco, Aiello del Friuli, Palmanova, San Vito al Torre (UD).
25 gennaio ore 12, allarme per il collasso di una grande diga
- Campania, Diga di Presenzano. Comuni interessati: Presenzano, Vairano Patenora, Pratella, Ailano, Raviscanina, Pietravairano, Sant’Angelo d’Alife, Baia e Latina, Alife, Dragoni, Alvignano, Gioia Sannitica, Ruviano, Castel Campagnano, Caiazzo, Piana di Monte Verna, Castel Morrone, Pontelatone, Bellona e Capua (CE); Faicchio, Puglianello, Amorosi, Melizzano, Dugenta e Limatola (BN).
- Provincia Autonoma di Bolzano, Diga di Monguelfo. Comuni interessati: Valdaora/Olang, Rasun Anterselva/Rasen Antholz, Perca/Percha, Brunico/Bruneck, San Lorenzo di Sebato/St. Lorenzen, Chienes/Kiens (BZ).
26 gennaio ore 12, simulazione di incidente industriale rilevante
- Abruzzo, stabilimento GPL SODIFA, Comune interessato: L’Aquila
26 gennaio ore 12, allarme per il collasso di una grande diga
- Sicilia, Diga di Ancipa. Comuni interessati: Troina e Centuripe (EN), Cesarò e San Teodoro (ME), Catania, Bronte, Randazzo, Adrano, Biancavilla, Paternò, Belpasso e Motta Sant’Anastasia (CT).
- Valle D’Aosta, diga di Beauregard. Comuni interessati: Valgrisenche, Arvier, Villeneuve (AO).
30 gennaio, ore 12 , incidente rilevante a stabilimenti industriali
- Regione Liguria, Stabilimento IPLOM, Busalla, Mignanego, Ronco Scrivia e Savignone (GE)
31 gennaio, ore 12, allarme per il collasso grandi dighe
- Regione Marche, Diga di Rio Canale – Massignano (AP), Campofilone (FM)
6 febbraio, ore 12, allarme per il collasso grandi dighe
- Regione Lazio, Diga di Collemezzo – Ceprano, Arce, San Giovanni Incarico (FR)
15 maggio, ore 11, allarme per maremoto generato da sisma
- Regione Sardegna, comuni di Orosei, Siniscola e Posada, Nuoro (NU)
23 ottobre 2024, ore 10, allarme per il collasso grandi dighe
- Regione Toscana, Diga di Santa Luce, Pisa – comuni interessati: Castellina Marittima, Rosignano Marittimo, Santa Luce
30 ottobre 2024, ore 10, allarme per il collasso grandi dighe
- Regione Lombardia, Diga di Sucotto, Bergamo- comuni interessati: Albino, Ardesio, Casnigo, Cene, Clusone, Colzate, Fiorano al Serio, Gazzaniga, Gromo, Nembro, Parre, Piario, Ponte Nossa, Pradalunga, Valgoglio, Vertova, Villa d'Ogna
5 novembre 2024, ore 10, allarme per il collasso grandi dighe
- Regione Lombardia, Diga di Trezzo sull’Adda, Milano – comuni interessati: Canonica d'Adda, Capriate San Gervasio, Cassano d'Adda, Fara Gera d'Adda, Trezzo sull'Adda, Vaprio d'Adda
20 novembre 2024, ore 10, allarme per incidente industriale rilevante
- Provincia Autonoma di Bolzano – Elektroisola Atesina, Campo Tures (BZ)