Cos’è Cuphead, il videogioco ispirato agli anni ’30 che ora è una serie Netflix
Oggi 18 febbraio Netflix accoglie la prima stagione di Cuphead Show. Parliamo della serie animata tratta dal celebre videogioco pubblicato nel 2017, che fa dell'estetica e dell'umorismo anni '30 il suo marchio di fabbrica. La serie conterrà 12 episodi e racconterà le avventure di Cuphead e Mughead, due fratelli-tazzina truffati dal Diavolo in persona durante una loro gita a Carnevill.
Un semplice pretesto per dare il via a una serie di scorribande con fior fior di personaggi tratti dal videogioco. Tra questi fanno capolino King Dice e Mrs. Chalice. Insomma, i rimandi alla controparte videoludica sembrano attenti e curati. Un aspetto quasi scontato, considerata la partecipazione diretta di Chad e Jared Moldenhauer, fratelli e co-creatori di Cuphead, che nella serie animata hanno il ruolo di co-produttori esecutivi.
Alcuni esponenti della stampa di settore hanno potuto visionare in anteprima porzioni di show, ma i pareri per ora sono tiepidi. Charles Pulliam-Moore di The Verge sottolinea come la serie abbia un carattere troppo frammentato, in quanto è difficile individuare una trama principale. Del resto, il videogioco fa parte di un genere – il run and gun – che lascia spazio più all'azione che alle parole. Da qui la difficoltà di tradurre le meccaniche di gioco in materiale audiovisivo per una serie animata.
Altro aspetto messo in rilievo da Pulliam-Moore è il cambio di ritmo. Come detto prima, Cuphead si ispira moltissimo allo stile degli anni '30, in termini di musica, di estetica e di umorismo. Tanto che ogni animazione del gioco è stata creata a mano su carta, colorata digitalmente e inserita nel videogioco. Ebbene, tale ispirazione sembra un po' perdersi nella serie, che però non vuole rivolgersi ai soli fan del videogioco, ma anche a un nuovo pubblico di giovani che non ha alcuna idea di cosa sia Cuphead. Diventa dunque comprensibile la scelta di modernizzare alcuni aspetti dello stile tipico del gioco.
Cuphead Show è l'ennesimo esempio di come il videogioco sia pronto a conquistare l'immaginario collettivo, soprattutto dei più giovani, tramite operazioni transmediali. In questo discorso si inseriscono: la serie tv di Halo in arrivo su Paramount Plus; la serie tv di The Last of Us a opera di HBO; la serie di Fallout di Amazon Studio; il film di Uncharted, una delle icone del mondo PlayStation che ha esordito al cinema in questi giorni. Insomma, parliamo di operazioni sempre più diffuse e frequenti, soprattutto dopo gli ottimi esperimenti visti su Netflix con la serie tv di The Witcher e con la serie animata Arcane, tratta da League of Legends.