Cosa sono i Leopard e perché questi carri armati sono così importanti nella guerra in Ucraina
Manca solo un comunicato ufficiale. Il ministro della difesa tedesco Boris Pistorius ha detto che la Germania è pronta a inviare all’Ucraina i carri armati Leopard. Non è una fornitura militare come quelle che fino ad oggi hanno permesso a Kiev di resistere alle truppe ucraine. I Leopard rappresentano una nuova fase del conflitto e soprattutto una nuova fase negli aiuti militari garantiti dalla Nato. Tanto che le richieste di Volodymyr Zelensky son questo fronte sono diventate sempre più insistenti negli ultimi giorni.
I carri armati Leopard sono di produzione tedesca. Per questo l’ok di Berlino è fondamentale per consentire le forniture all’Ucraina da parte della Nato. I primi tank dovrebbero essere inviati dalla Polonia ma i Leopard sono un modello diffuso in tutta Europa e se l’Ucraina cominciasse ad usarli potrebbe contare su una rete di rifornimenti sia per le munizioni che per i pezzi di ricambio.
Come funzionano i Leopard
Il modello esatto che verrà inviato all’Ucraina è il Leopard 2, entrato in servizio per la prima volta nel 1979. Questi tank sono alimentati da un motore diesel, hanno un’autonomia di 500 km, possono arrivare a una velocità massima di 69 km/h e come arma principale sono equipaggiati da un cannone a canna liscia da 120 mm. Come armi secondarie hanno anche due mitragliatrici. Non solo, sono anche dotati di apparecchiature che li rendono in grado di operare anche di notte.
Contando tutti gli armamenti, queste macchine arrivano a pesare circa 55 tonnellate. La lunghezza invece è di 9,67 metri. Secondo i dati raccolti da Tanks Encyclopedia per guidare un Leopard serve una squadra di quattro persone. Negli anni passati questi mezzi si sono già visti in diversi conflitti, tra cui Kosovo e Afghanistan.
Perché i Leopard diventeranno fondamentali nel conflitto ucraino
Il problema è arrivare pronti alla primavera, quando secondo diversi analisti l’esercito russo avrebbe intenzione di cominciare un’offensiva in campo aperto. Per adesso le forze ucraine possono contare su diversi modelli di carri armati che hanno due problemi. Il primo è che si tratta di modelli tendenzialmente vecchi, di epoca sovietica e post sovietica. Il secondo è che essendo diversi tra loro la rete logistica per la manutenzione è più complessa da costruire.
L’Ucraina ha chiesto 300 carri armati ma non è detto che riuscirà ad ottenerli tutti. Le riserve nella Nato e soprattutto in Europa comunque ci sono e i primi mezzi dovrebbero già arrivare dalla Polonia che nel suo arsenale ne ha in tutto 247, almeno secondo i dati del The International Institute for Strategic Studies. Fino ad adesso l’invio dei Leopard è stato ritardato per evitare un’escalation nel coinvolgimento della Nato nel conflitto.