Cosa sappiamo dell’attacco dell’israeliana Paragon che è servito a spiare giornalisti e attivisti su WhatsApp
Non bisogna cliccare nessun file, documento o link. Lo spyware Paragon entra nel dispositivo in modo silenzioso, senza che nessuno se ne accorga. Ha infettato circa 90 dispositivi in tutto il mondo, tra i bersagli anche Francesco Cancellato, direttore di Fanpage.it, a confermarlo il messaggio inviato da Meta attraverso l'account verificato WhatsApp Support. Paragon è un software di sorveglianza di fascia alta che funziona in modo simile a Pegasus di NSO Group. Una volta che lo spyware ha infettato il dispositivo ha accesso totale, può anche leggere chat crittografate su piattaforme come WhatsApp e Signal.
Non solo. Come ha spiegato John Scott Railton, ricercatore senior presso il Citizen Lab dell'Università di Toronto, che monitora e identifica le minacce digitali contro la società civile, "l'infezione è avvenuta senza alcuna interazione. Nessun collegamento da cliccare o allegato da aprire. Questo è chiamato attacco zero-click." Ha poi aggiunto in un post su X: "WhatsApp ha dichiarato che gli obiettivi includevano giornalisti e membri della società civile. Hanno smantellato il vettore di attacco e hanno avvisato gli utenti."
Come funzionano gli attacchi zero-click
Gli attacchi zero-click non richiedono nessuna interazione da parte della vittima, è molto semplice quindi essere infettati e non accorgersi che sul dispositivo è presente uno spyware. Sono attacchi sofisticati, spesso mirati e utilizzati durante le operazioni di spionaggio. Gli "attacchi zero-click" e "exploit zero-click" sono usati in modo intercambiabile. A volte sono anche chiamati attacchi senza interazione o completamente remoti.
Questi spyware sfruttano i difetti del dispositivo, per esempio una falla nella verifica dei dati, per poter infettare il sistema. Gli hacker possono sfruttare queste vulnerabilità per eseguire attacchi informatici che non prevedono un'interazione da parte della vittima.
Spiato anche il direttore di Fanpage.it
Come ha spiegato Meta l'attacco ha colpito quasi 100 persone in tutto il mondo, anche giornalisti, tra questi Francesco Cancellato. L’account verificato WhatsApp Support ha inviato al giornalista un messaggio per avvisarlo dell’attacco: "A dicembre WhatsApp ha interrotto le attività di una società di spyware che riteniamo abbia attaccato il tuo dispositivo. Le nostre indagini indicano che potresti aver ricevuto un file dannoso tramite WhatsApp e che lo spyware potrebbe aver comportato l'accesso ai tuoi dati, inclusi i messaggi salvati nel dispositivo”.
I dispositivi sono stati infettati da uno spyware di Paragon Solutions, produttore israeliano di software di hacking, non è chiaro chi ci sia dietro all'attacco. L'azienda sin da subito specificato di voler vendere la propria tecnologia solo ai governi dei Paesi democratici, con l'obiettivo di colpire criminali pericolosi. Meta e Citizen Lab stanno ora indagando per ricostruire l'attacco. Come ha spiegato Cencellato: "Sono iniziate le analisi tecniche sul dispositivo necessarie per valutare l’effettiva portata di questo attacco, cosa effettivamente sia stato prelevato o spiato nel telefono e per quanto tempo. Ovviamente è nostro interesse sapere anche, se sarà possibile farlo, chi abbia ordinato questa attività di spionaggio”.