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Cosa sappiamo dei video su TikTok che hanno generato il panico in Oxford Street

In una clip postata sui social è apparso un ragazzo che consigliava di copirisi il volto, dice anche: “Non venire se non puoi correre. Non portare armi”
A cura di Elisabetta Rosso
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Passamontagna e guanti, e poi scarpe da ginnastica per correre più velocemente, anzi per scappare. Un esercito di adolescenti si è riversato in Oxford Street, Londra, mercoledì pomerggio centinaia di ragazzi e ragazze hanno fatto irruzione dentro ai negozi e innescato il caos nel quartiere. Sembra che tutto sia iniziato su TikTok e Snapchat. Hanno condivisio video con l'hastag Oxford Circus JD Robbery e si sono dati appuntamento alle 15.00 nella via dello shopping londinese.

Gli utenti hanno raccontato che una clip postata sui social un ragazzo consigliava di indossare passamontagna e guanti, diceva anche: "Non venire se non puoi correre. Non portare armi". L'obbiettivo è spargere il panico, rubare in qualche negozio, vivere l'ebbrezza dei gangster che spadroneggiano per le vie generando disordine. Nei video pubblicati dagli utenti per testimoniare l'invasione di Oxford Street molti ragazzi infatti compaiono con il volto coperto, tute sportive e scarpe da ginnastica.

Le forze dell'ordine stanno ora setacciando i social network per capire l'origine del trend che ha trascinato centinaia di ragazzi in strada. Stanno anche rintracciando attraverso le telecamere i resposabili dei disordini che non sono ancora stati fermati. Come ha dichiarato la ministra dell'Interno, le indagini non si fermeranno fino a quando tutti i partecipanti non saranno stati puniti.

I video girati durante i disordini

"Stavo uscendo e ho visto un gruppo piuttosto numeroso di bambini, saranno stati 50 o 70", ha detto una testimone oculare alla testata Indipendent. "Hanno iniziato a correre tutti insieme, dal nulla un enorme gruppo di adeolscenti, credevamo fosse successo qualcosa e poi è arrivata la polizia." Alcuni negozi hanno abbassato le serrande, i turisti sono scappati. "Non ho mai visto qualcosa del genere", ha detto il proprietario di una boutique.

A testimoniare gli scontri ci sono altri video, anche questi sono stati caricati su TikTok. In alcuni filmati si vedono i ragazzi che fuggono dalla polizia con i manganelli alzati, è anche apparsa una clip di un ragazzino che ha preso a pugni un agente di polizia. Nelle riprese è stato anche immortalato Mizzy, il suo vero nome è vero nome è Bacari Bronze O'Garro. La star di TikTok è celebre per i suoi contenuti provocatori. Ha già affrontato diverse cause per essere entrato in case private, aver creato disordini dentro un negozio e aver rubato il cane di una donna. E infatti è stato fermato dalla polizia.

@kmizzle5

Little did i know that some stupid kids had planned a full on riot 🫠#oxfordstreet #london #oxfordstreetriot #jdsports

♬ original sound – Kmizzle

Cosa c'entra la star di TikTok Mizzy

Una volta terminati i disordini Mizzy ha pubblicato un video sui social spiegando che si trovava a Oxford Street per caso, doveva andare al cinema con i suoi amici. “Non ho fatto niente, non ho iniziato io quell'evento, e quell'evento non ha niente a che fare con me. Non sono andato in giro a dire alla gente di saccheggiare i negozi, perché è un comportamento stupido”.

Il commento del sindaco

Il sindaco di Londra Sadiq Khan ha subito invitato i cittadini ad allontarsi da Oxford Street e non prendere parte alle "sciocchezze diffude dai social media". Dopo i disordini ha poi aggiunto: “Sono preoccupato per questa sistuazione, abbiamo visto su TikTok come le persone sono state incoraggiate a riunisi in Oxford Street"

Il caso Union Square

Qualcosa di simile è successo il 4 agosto in Union Square, Manhattan. L'influencer Kai Cenat ha radunato i suoi fan per un giveaway. Sono incontri organizzati dagli influencer per distribuire regali ai follower, per Cenat però è diverso: è lo streamer con più abbonati al mondo. E così il suo annuncio improvviso ha innescato la rivolta di Union Square e lo streamer è stato arrestato. Ora la polizia ha rilasciato Kai Cenat che dovrà presentarsi in tribunale il 18 agosto per rispondere alle accuse di incitamento alla rivolta e promozione di raduno illegale.

Non è chiaro come siano iniziati gli scontri. I video e le foto restituiscono le immagini di una guerriglia urbana. Dalle prime ricostruzioni sembra che proprio la cattiva organizzazione dell’evento abbia scatenato i primi scontri con gli agenti.

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