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Cosa è successo durante l’incontro su X tra Elon Musk e Donald Trump: l’ipotesi del cyberattacco

L’evento è iniziato con 40 minuti di ritardo e molti utenti non sono riusciti ad accedere. Potrebbe trattarsi di un attacco hacker degli attivisti di Anonymous che già avevano preso di mira la campagna di Trump.
A cura di Elisabetta Rosso
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Il count down è scaduto ma la diretta streaming non è partita. L'incontro tra Elon Musk e Donald Trump trasmesso su X sarebbe dovuto iniziare alle 20.00 (le 2 di notte italiane), ma un problema tecnico ha causato un ritardo di 40 minuti. "Sembra che ci sia un massiccio attacco DDOS su X. Stiamo lavorando per fermarlo. Nel peggiore dei casi, procederemo con un numero inferiore di ascoltatori in diretta e pubblicheremo la conversazione in seguito", ha scritto Musk in un post.

Non è chiara ancora la natura del problema, come spiegato da Musk potrebbe essere un attacco DDos, in questi casi gli hacker bombardano con richieste d'accesso una pagina impedendo agli utenti reali di accedere. È una tattica usata per mettere in atto operazioni di vandalismo digitale che però non creano problemi di cybersicurezza, non vengono rubati dati, o informazioni. Secondo Anthony Lim, direttore del Centro per il cyberspazio strategico e gli studi internazionali di Singapore "è improbabile che un attacco simile possa influenzare solo un singolo servizio o una funzionalità di un sito web". Potrebbe anche trattarsi di un attacco hacker degli attivisti di Anonymous che già avevano preso di mira la campagna di Trump.

L'incontro tra Musk e Trump

Sono trascorse tre settimane dal ritiro di Joe Biden, e l'ingresso di Kamala Harris nella corsa presidenziale ha costretto Trump a cambiare strategia. Nonostante i consiglieri di Trump abbiano suggerito un copione standard e disciplinato l'ex presidente ha deciso di continuare sulla sua linea, come dimostra l'incontro con Musk trasmesso su X. Durante la conversazione hanno parlato del tentato omicidio di Butler, in Pennsylvania, recuperato qualche aneddoto sulle amicizie di Trump con autocrati come Valdimir Putin e Kim Jong Un.

L'ex presidente ha anche parlato delle sue preoccupazioni sull'energia nucleare e portato avanti la sua retorica da campagna elettorale contro l'immigrazione e la criminalità. Nonostante sia stata venduta come "un'intervista" l'incontro è sembrato più uno spot di propaganda visto che Trump ha parlato a ruota libera senza essere contraddetto, anche di fronte a notizie e dati infondati.

Non è la prima volta

Era già successo. Sempre su X, sempre durante la campagna presidenziale. L'ingresso del governatore della Florida Ron DeSantis nella corsa alla Casa Bianca nel maggio 2023 era stato interrotto da problemi tecnici su X. La diretta era iniziata con 30 minuti di ritardo, doveva essere trasmessa sull'account di Elon Musk ma visti i problemi tecnici è stata spostata su quello di David Sack, moderatore dell'evento.

Una volta partita la diretta però non erano riusciti s recuperare in corsa, e infatti l'evento era finito con gli ascoltatori dimezzati, secondo i dati dell'agenzia stampa Reuter. E dato che De Santis era il rivale proprio di Donald Trump alle primarie per il Partito Repubblicano, il portavoce dell'ex presidente non aveva perso l'occasione per commentare il lancio del governatore della Florida: “Glitch. Problemi tecnici. Silenzi scomodi. Un completo fallimento al lancio. E questo è solo un candidato”.

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