Cosa c’entrano i Pokémon e il numero 286 con Luigi Mangione e l’assassinio del CEO a New York
C'è una nuova teoria del complotto attorno a Luigi Mangione, il 26enne italoamericano accusato di aver ucciso a colpi di arma da fuoco Brian Thompson, il CEO della compagnia sanitaria statunitense UnitedHealthcare. Questa teoria del complotto vede al centro i Pokémon, i mostriciattoli tascabili più conosciuti al mondo. Più nel dettaglio, la faccenda riguarda uno di loro: Breloom. Si tratta di un Pokémon di tipo erba-lotta introdotto nella terza generazione. Nel Pokédex, ossia il registro che raccoglie tutte le creature create da Nintendo, occupa il numero 286.
Il legame tra Breloom e la Bibbia
Tutto è iniziato da un vecchio fotomontaggio utilizzato da Mangione come banner per il proprio profilo su X. In questa immagine figurava Breloom, una radiografia laterale della colonna vertebrale e lo stesso Mangione a torso nudo durante una passeggiata di trekking. Tutto questo è bastato al web per partorire una teoria secondo cui il Pokémon numero 286 sia stato adoperato dal 26enne come simbolo della lotta di classe contro i ricchi.
Ecco perché Instragram e ancor di più TikTok sono stati invasi da contenuti con protagonista Breloom contro l'attuale sistema capitalista. Tra i video più diffusi, ce n'è uno con un'immagine del pokémon e in sottofondo il brano "Do You Hear The People Sing" tratto dal musical Les Misérables, che parla di rivoluzione e di voce del popolo. Il Pokémon in questi giorni è finito pure tra le ricerche in trend di Google.
A tutto questo si aggiunge l'interpretazione biblica. Secondo chi sta creando queste teorie, abbondantemente oltre i limiti del complotto, il numero di Pokédex di Breloom non è altro che un rimando al versetto 28:6 della Bibbia, che riporta: "Meglio il povero che cammina nella sua integrità che il perverso che cammina nella doppiezza ed è ricco". In generale il numero 286 sembra ricorrente nella vita online di Mangione (alcuni dicono anche che coincida con il numero dei post su X, dove ora ha migliaia di follower di più). Una serie di coincidenze che sono bastate per partorire una teoria sulla lotta di classe raccontata attraverso simbologie che uniscono sacro e profano, ossia Bibbia e Pokémon.
Non solo Pokémon: gli altri videogiochi legati a Mangione
Sin da quando la sua identità è stata resa nota, Luigi Mangione è diventato quasi un'ossessione dei social, attraverso rimandi alla cultura nerd. La rete si è riempita di immagini ironiche che raffigurano il 26enne accusato di omicidio nei panni di Luigi di Super Mario Bros., il personaggio dell'iconica serie Nintendo. In questo caso i meme giocano sulle sue origini italoamericane. Ci sono poi alcune testate, come NBC News, che hanno riportato la notizia secondo la quale Mangione fosse un assiduo giocatore di Among Us, il gioco sulle deduzioni sociali che ha spopolato durante la pandemia. Certo, forse tralasciando che Among Us sia stato giocato da quasi mezzo miliardo di persone nel 2020.