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L'implosione del sottomarino Titan

Cosa c’entra Elon Musk nel caso del sottomarino disperso (e cosa può fare per salvarlo)

Il sottomarino dell’agenzia di viaggio OceanGate Expeditions ha interrotto le comunicazioni con l’esterno mentre stava navigando vicino al relitto del Titanic. Per connettersi a internet la nave che offriva supporto alla missione si connetteva a internet grazie al sistema Starlink di Elon Musk.
A cura di Valerio Berra
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Il sottomarino Titan non è ancora stato trovato. Il piccolo mezzo è utilizzato dalla OceanGate Expeditions per dei tour vicino al relitto del Titanic. Tutto il viaggio dura otto giorni. Il relitto si trova a circa 640 chilometri a Sud dalle coste di St. John’s, l’isola canadese di Terranova. L’esperienza in sottomarino dura otto ore. A questa distanza dalla costa, in mare aperto, le possibilità di connettersi a internet sono discretamente scarse. Per questo OceanGate aveva deciso di utilizzare la tecnologia Starlink sviluppata dalla SpaceX di Elon Musk.

Nei giorni scorsi il profilo Twitter di OeanGate aveva pubblicato un commento dove citava direttamente Starlink: “Il relitto del Titanic si trova a circa 400 miglia dalla costa di Terranova. Senza torri cellulari in mezzo all'oceano, ci affidiamo a Starlink per fornire le comunicazioni di cui abbiamo bisogno durante la spedizione al Titanic del 2023 di quest’anno”. Non è ancora chiaro quando veniva utilizzata questa connessione. Gli scenari sono due: la rete Starlink poteva servire alla nave per comunicare con l’esterno oppure poteva essere usata per comunicare direttamente con il sottomarino.

Il ruolo di Starlink per le ricerche del sottomarino scomparso

Al momento non ci sono ancora comunicazioni da parte di Starlink che siano in grado di definire il ruolo di questa tecnologia nel caso del sottomarino. L’ultimo tweet dal profilo ufficiale dell’azienda risale al 15 giungo e rilancia la storia di una scuola nel mezzo della foresta amazzonica dove è possibile connettersi a internet proprio grazie a Starlink. La testata Mirror ipotizza che Starlink fosse il modo in cui il piccolo sottomarino e la nave della missione si tenessero in contato ma anche in questo senso non ci sono conferme.

Se però anche a bordo del sommergibile dovesse essere montata l’apparecchiatura di Starlink, l’azienda di Elon Musk potrebbe avere un ruolo in un possibile tentativo di salvataggio, visto che sarebbe in grado di definire l’ultima posizione utile del mezzo. Non sarebbe la prima volta che Elon Musk mette a disposizione i suoi mezzi davanti a emergenze di questo tipo. Dopo lo scoppio della guerra in Ucraina ha supportato Kiev con Starlink, esattamente come ha fatto con l’alluvione in Emilia Romagna. In Ucraina il ruolo dei satelliti di SpaceX è stato più consistente, tanto da guadagnarsi il riconoscimento anche del ministro ucraino per la Digitalizzazione Mykhailo Fedorov.

Come funziona Starlink

Starlink è una costellazione che una volta a regime arriverà a contare circa 12.000 microsatelliti in orbita attorno alla Terra. Con un terminale qualsiasi utente anche vive nei 56 Paesi dove è attivo Starlink può connettersi a questa rete internet e utilizzare il servizio ovunque si trovi. In Ucraina il servizio è diventato necessario sia per i civili che per i militari, visto che i ripetitori che garantivano la rete internet sono stati uno dei primi obiettivi dell’esercito russo. All'inizio delle scorso febbraio Starlink aveva lanciato anche in Italia il suo servizio di connessione internet.

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