video suggerito
video suggerito

Cosa c’è dietro al saluto romano di Elon Musk: è stato davvero un gesto nazista?

Elon Musk sul palco della Capital One Arena ha alzato per due volte il braccio verso la folla. Il gesto è stato interpretato come un saluto romano, un riferimento al regime fascista e nazista. I collaboratori di Elon Musk si sono affrettati a smentire i collegamenti, cercando fantasiosi riferimenti all’impero romano. Elon Musk, al netto di qualche emoji, non è tornato sulla questione.
A cura di Valerio Berra
735 CONDIVISIONI
Immagine

Il gesto è quello. Prima la mano sul cuore, poi il braccio teso con le dita unite e il palmo rivolto verso il basso. Il fermo immagine del video non lascia dubbi. Elon Musk ha fatto il saluto romano all’evento organizzato alla Capital One Arena di Washington dopo la cerimonia di insediamento di Donald Trump come 47° presidente degli Stati Uniti.

Le origini del saluto le conosciamo bene. È stato adottato dal fascismo e dal nazismo, viene chiamato saluto romano ma non sono chiari i legami con quella che consideriamo Antica Roma. Ora viene usato da tutti i gruppi legati ai simboli e ai messaggi di odio che hanno segnato quei regimi. E allora perché Elon Musk ha deciso farlo su un palco così importante?

Cosa ha detto Elon Musk sul palco della Capital One Arena

L’intervento di Elon Musk alla Capital One Arena è durato circa quattro minuti. Elon Musk è salito sul palco, ha ballato con la musica che suonava dalle casse e ha urlato un lungo “Yes” davanti ai microfoni. Poi ha aggiunto una frase che in italiano assomiglia a “Questo è il sapore della vittoria”. Ha detto che queste elezioni sono state un punto di svolta per la storia della civilizzazione e ha iniziato a distribuire saluti al pubblico dicendo: “My heart goes out to you”, cioè “Il mio cuore è con voi”.

Il resto del suo intervento è stato fondamentalmente un riassunto del discorso di Donald Trump. Dove ovviamente è stata sottolineata la parte su Marte, in cui il nuovo presidente degli Stati Uniti ha annunciato che la bandiera degli Stati Uniti verrà piantata per la prima volta su un altro pianeta.

Le analisi sul gesto di Elon Musk

Il gesto di Elon Musk è stato ripreso ovunque. I suoi collaboratori si sono affrettati a smentire il richiamo al nazismo. In molti hanno riproposto le parole dell’Anti-Defamation League che ha subito preso posizione. Parliamo di una organizzazione non-profit con base a New York nata per combattere l’antisemitismo. Questa la sua dichiarazione che riguarda il gesto di Musk: “Sembra che Elon Musk abbia fatto un gesto imbarazzante in un momento di entusiasmo, non un saluto nazista, ma ancora una volta, comprendiamo che le persone siano tese”.

Sotto il commento si trova anche l’unica posizione ufficiale di Elon Musk sulla questione. Due parole e un’emoji: “Grazie ragazzi” e una faccina sorridente. Per il resto Elon Musk non ha pubblicato nulla su questo gesto, nonostante i numerosi post con cui ha commentato l’inaugurazione della presidenza guidata da Donald Trump. Solo un commento generico in cui ha etichettato le accuse come "sporchi trucchi" della propaganda.

L’opinione dell’Anti-Defamation League sta circolando parecchio, soprattutto sui social di chi vuole difendere il gesto di Elon Musk. Non è però l’unica analisi. Il The Guardian cita Ruth Ben-Ghiat, storica del fascismo e docente alla New York University, che taglia corto su Blue Sky: “Quello era un saluto nazista, e anche uno molto belligerante”.

Le parole di Andrea Stroppa e il tweet cancellato

La reazione di Andrea Stroppa è forse quella più interessante. Come riporta Ansa prima ha ripubblicato le immagini scrivendo: “L’Impero Romano è tornato, a cominciare dal saluto romano”. Poi ha rimosso tutto e ha commentato: “Quel gesto, che alcuni hanno scambiato per un saluto nazista, è semplicemente Elon, che è autistico, mentre esprime i suoi sentimenti dicendo ‘Voglio darti il mio cuore', ed è esattamente ciò che ha comunicato al microfono”.

Il contesto e i precedenti

Ora. Il gesto di Elon Musk arriva in un contesto molto più ampio. Nelle ultime settimane Elon Musk  ha sostenuto apertamente AFD, Alternative für Deutschland. Ha dichiarato: “Solo AFD può salvare la Germania” e ha anche ospitato sul suo account X un colloquio con Alice Weidel, leader del partito. AFD non solo è una forza di estrema destra ma il suo elettorato è accusato di avere simpatie naziste, tanto che nel maggio del 2024 i suoi deputati sono stati esclusi dal Gruppo Identità e Democrazia al Parlamento Europeo.

Le reazioni dei gruppi Telegram nazisti

Intanto il gesto di Elon Musk rimbalza sui gruppi Telegram e piace a chi non nasconde la sua vicinanza con i regimi totalitari. Christopher Pohlhaus è il fondatore del gruppo nazista statunitense Blood Tribe. Rolling Stones riporta il suo commento su Telegram: “Non importa che sia stato un errore, ora mi godrò le lacrime”.

735 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views