Cosa c’è dietro al quadro virale su TikTok che rappresenta la “rabbia di tutte le donne”
I riferimenti di questo meme sono parecchio colti. C’è come colonna sonora il Dies Irae di Giuseppe Verdi e come soggetto un dipinto francese di metà ‘800. Attorno c'è qualche frase scritta in sovrimpressione. Al centro del video una donna dallo sguardo discretamente arrabbiato che fissa lo spettatore. Come sempre, spiegare i meme non è una buona idea. Vi diciamo solo che in questo caso si parte da una frase che descrive una situazione generale nell’inquadratura più larga e poi viene descritta la reazione a quella situazione in un'inquadratura più stretta.
Dopo il prossimo paragrafo potete trovare un esempio per capire tutto in modo più chiaro. Negli Stati Uniti, o comunque nella parte di TikTok dove si parla inglese, questo meme è stato usato spesso per una serie di situazioni con protagoniste le donne. “Quando un uomo prova a farmi mansplaning sulla mia laurea”. O ancora: “Quando un uomo cerca di impressionarmi perché lavora come ingegnere ma lo sono anche io”.
Come si intitola il dipinto diventato virale
Il nome del dipinto è La fiancée hésitante, risale al 1866 ed è stato creato da Auguste Toulmouche, uno degli ultimi esponenti del realismo. Col tempo questa corrente avrebbe lasciato spazio agli impressionisti. La fidanzata esitante rappresenta una donna che si ritrova in una situazione in cui le persone al suo fianco si aspettano che sia felice. È vestita da sposa, è circondata da persone che si prendono cura di lei ma il suo sguardo tradisce tutto il suo disappunto. Probabilmente causato da un matrimonio combinato.
Il meme e il problema della rabbia delle donne
In un articolo dedicato a questo meme, il New York Times ha spiegato come l’espressione della sposa costretta al matrimonio dovrebbe rappresentare la rabbia di tutte le donne. Questa definizione non è stata esattamente apprezzata da tutti. Lo sguardo della donna è furente ma sommesso e comunque tutta la sua rabbia non sembra scongiurare il matrimonio. Notevole il commento di un’utente che suggerisce un altro dipinto per rappresentare la rabbia delle donne: Giuditta uccide Oloferne. Questo quadro, datato tra il 1612 e il 1613, è stato creato dalla pittrice Artemisia Gentileschi: rappresenta un episodio dell’Antico Testamento. Giuditta riesce a farsi accogliere nella tenda del generale assiro Oloferne che sta per distruggere la sua città. Oloferne sviene annebbiato dall’alcol e Giuditta lo decapita e nasconde la sua testa in un cesto.