Con questa app puoi fare le call con il volto della Regina Elisabetta: com’è Xpression Camera
Basta fare una smorfia e un viso estraneo proiettato sullo schermo la ripete. Come uno specchio distorto che riflette qualcun altro. Dietro al trucco c'è l'intelligenza artificiale, l'applicazione si chiama Xpression camera, ed è in grado di riprodurre le espressioni che facciamo di fronte a una telecamera su una foto scelta. Abbiamo deciso di provarla. Una volta aperta abbiamo caricato tre foto, una di Tom Holland, una della Regina Elisabetta II e una di Donald Trump. Ci siamo posizionati di fronte alla telecamera e abbiamo cominciato a fare smorfie, alzare le sopracciglia o muovere la testa. Le foto hanno preso vita imitando i nostri movimenti facciali.
Funziona, ma non benissimo. Le espressioni sono posticce, e i volti si deformano perdendo i connotati, insomma non si può ancora fare una videochiamata fingendosi qualcun altro. Ma probabilmente è solo questione di tempo. Questa è solo l'ultima applicazione che sfrutta la tecnologia deepfake, abbiamo già sperimentato l'IA che riesce a riprodurre la voce di qualcuno, o quella in grado di sovrapporre i volti a filmati già esistenti. L'intelligenza artificiale ha potenziato app e programmi che prima potevano ambire a essere al massimo un gioco divertente e ora aprono nuovi problemi in termini di privacy, etica e sicurezza.
Come funziona Xpression camera
Basta scaricare l'app, aprire la fotocamera e selezionare un'immagine. Xpression permette di caricare delle foto che possono essere usate sia come sfondo sia come volto da modellare con le proprie espressioni facciali. Si possono anche combinare, per esempio scegliere un panorama rurale e poi selezionare un volto da applicarci sopra. La versione gratuita dell'app consente ai creatori di caricare sette volti e 15 immagini di sfondo. Nella versione premium non solo sono a disposizione più immagini, ma si può anche sintetizzare la voce facendo parlare il volto mentre imita le espressioni dell'utente.
I problemi della tecnologia Deepfake
Il fenomeno deepfake ha radici profonde, nell’ultimo periodo, con gli sviluppi dell’intelligenza artificiale, è diventato ancora più semplice da utilizzare, e le immagini e i video che crea sono ultra realistici. A marzo FaceMega, un'app che sostituisce i volti e i corpi utilizzando l'intelligenza artificiale, ha lanciato una campagna pubblicitaria provocatoria. Ha caricato infatti, a scopo dimostrativo, 127 video di Emma Watson e 74 di Scarlett Johansson in atteggiamenti provocatori sui social. Non è l'unico, sono spuntate diverse app simili, dove basta scaricare la foto di un’attrice e applicarla sul corpo di una pornostar, per creare un video contraffatto. Ad aprile è anche stato lanciato su Telegram Bikini off, il bot che spoglia le persone a partire da una foto.
Negli ultimi mesi la tecnologia in grado di creare immagini false ma realistiche è diventato lo strumento perfetto per creare sul web materiale pornografico. “Il deepfake è diventata una tecnologia per distruggere le donne, soprattutto nel porno. Ci sono moltissimi siti che sostituiscono i volti delle persone sui corpi di pornostar, è umiliante e mortificante”, aveva spiegato Yu Chunju, artista cinese che sperimenta le tecnologie deepfake in ambito artistico, a Fanpage.it. Il fenomeno negli anni è cresciuto. L’analista Genevieve Oh ha infatti scoperto che il numero di video porno deepfake è quasi raddoppiato ogni anno dal 2018. Febbraio 2023 è stato il mese che ha registrato il maggior numero di porno deepfake prodotti e caricati in un mese.