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Comprare su Temu e Shein potrebbe diventare molto più costoso: la nuova politica sui dazi

L’Unione Europea ora vuole imporre dazi doganali sui beni a basso costo acquistati da rivenditori online cinesi, tra questi Temu, Shein e AliExpress. Secondo il Financial Times, entro la fine di luglio la Commissione europea proporrà di abolire la soglia di 150 euro al di sotto della quale è possibile acquistare articoli esenti da dazi doganali.
A cura di Elisabetta Rosso
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C'è un motivo se su Temu puoi fare "shopping come un miliardario", e comprare una pentola a pressione su Shein a 10 dollari. Dietro ai maxisconti non c'è solo materiale scadente ma anche prodotti esenti da dazi doganali. Le piattaforme di e-commerce cinesi, come Ali Express, Shein e Temu inviano quasi un milione di pacchi al giorno, spesso sono in cima all'App Store e accumulano miliardi di dollari di fatturato. I clienti possono ordinare i pacchi direttamente dai magazzini cinesi a basso costo. Sulle app c'è di tutto, fast fashion, elettronica, smart wacht, trucchi, giocattoli, cancelleria. 

Secondo le normative Ue in vigore un prodotto acquistato oltre i confini europei non è soggetto a dazi se viene pagato meno di 150 euro. Ma potrebbe essere solo questione di tempo. L'Unione Europea ora vuole imporre dazi doganali sui beni a basso costo acquistati da rivenditori online cinesi, tra questi Temu, Shein e AliExpress. Secondo il Financial Times, entro la fine di luglio la Commissione europea proporrà di abolire la soglia di 150 euro al di sotto della quale è possibile acquistare articoli esenti da dazi doganali.

Nel 2023, spiega la Commissione, nell'Unione europea sono arrivati due miliardi di pacchi esenti dai dazi. Ad aprile 350.000 articoli sono stati spediti, si tratta di quasi due consegne per nucleo familiare, secondo i dati raccolti dall'Ue. "Gli enormi volumi di commercio elettronico stanno mettendo a dura prova i limiti delle dogane", l'Ue infatti aveva già proposto di abolire la soglia doganale lo scorso anno, ma ora potrebbe accelerare l'approvazione della nuova norma per contrastare l'ondata di importazioni a basso costo.

Le nuove misure per l'e-commerce

Secondo il Finantial Times, un'altra possibile misura sarebbe quella di rendere obbligatorio per le grandi piattaforme la registrazione online per i pagamenti IVA, indipendentemente dall'importo. In realtà dal 2021, i pacchi inviati ai consumatori dell'UE sono soggetti al pagamento dell'IVA indipendentemente dal loro valore, ma sono esenti da dazi doganali. "Le opzioni saranno presentate in preparazione della nuova commissione, che entrerà in carica entro la fine dell'anno."

Christel Delberghe, direttore generale di EuroCommerce, che si occupa di commercio al dettaglio, ha spiegato: "Vogliamo un campo di gioco a livello dell'UE nel commercio al dettaglio online per tutti gli attori che mirano ai consumatori con sede nell'UE, indipendentemente da dove siano stabiliti". Ha anche sottolineato che è necessaria “una strategia di applicazione transfrontaliera efficace ed efficiente”.

La risposta di Temu, Shein e Aliexpress

"Sosteniamo pienamente gli sforzi dei legislatori per riformare la disposizione de minimis", ha spiegato un portavoce di Shein. Temu ha ribattuto sostenendo che la sua crescita non è dipesa da articoli a basso costo e che "siamo aperti e supportiamo qualsiasi adeguamento delle politiche apportato dai legislatori che sia in linea con gli interessi dei consumatori, purché tali politiche siano eque". AliExpress ha affermato che sta già "lavorando con i legislatori" per "assicurarsi di essere costantemente in una posizione conforme nel mercato dell'UE".

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