Come usare il numero antiviolenza 1522: dopo il caso Giulia Cecchettin le segnalazioni sono esplose
Il caso di Giulia Cecchettin ha superato i confini della cronaca nera spingendo tutte a chiedersi: "E se fossi stata io?". D'altronde è semplice rivedersi in una ragazza libera che cerca di costruire il suo futuro, e quindi l'omicidio diventa altro, un punto di partenza per portare il dibattito su un tema più ampio: quello delle relazioni. Non a caso dopo il ritrovamento del corpo di Cecchettin sono raddoppiate le richieste d'aiuto al numero antiviolenza 1522.
Arianna Gentili, responsabile della help line violenza e stalking 1522, ha spiegato che dalle 200 telefonate giornaliere si è arrivati alle 400 con picchi tra 450 e 500 considerando anche le segnalazioni fatte tramite chat e app. "In tante si sono identificate nella sua situazione. Giulia era una ragazza normale e come lei tante ragazze hanno lasciato il fidanzato e si ritrovano nella sua situazione". Molte chiamate arrivano anche da parte dei genitori, preoccupati per le figlie.
Il 1522 è un servizio pubblico promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le Pari Opportunità, nel 2006. È stato attivato con "l’obbiettivo di sviluppare un’ampia azione di sistema per l’emersione e il contrasto del fenomeno della violenza intra ed extra familiare a danno delle donne". Nel 2009, dopo l’entrata in vigore della legge 38/2009, che ha introdotto il reato di atti persecutori, il servizio pubblico è stato esteso anche alle vittime di stalking.
Come funziona il numero
Il numero è attivo 24 ore su 24, tutti i giorni dell’anno, accessibile dall’intero territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa che mobile. L’accoglienza è disponibile in italiano, inglese, francese, spagnolo, arabo, farsi, albanese, russo ucraino, portoghese, e polacco.
Le operatrici telefoniche forniscono una prima risposta ai bisogni delle vittime, le indicano per esempio i servizi socio-sanitari pubblici e privati presenti sul territorio nazionale. La privacy è tutelata, ogni chiamata avviene in forma anonima e non viene registrata.
Quando rivolgersi al servizio
Oltre a indicare i servizi socio sanitari nelle vicinanze, l'obiettivo del servizio è dare un nome alla violenza. Il rischio infatti è di ridurre una situazione vessatoria a una discussione. Non solo. La violenza non è solo fisica, ma anche sessuale, psicologia, economica e digitale. Spesso sono più difficili da identificare, per questo il compito delle operatrici è anche far emergere la consapevolezza delle vittime quando si trovano in situazioni di pericolo.
Come contattare il 1522
Per segnalare un caso di violenza basta chiamare il 1522. Il numero è collegato alla rete dei Centri Antiviolenza e alle strutture per il contrasto alla violenza di genere presenti sul territorio. In alternativa si può anche aprire una chat anonima via app o via web sulla pagina 1522 – Numero Anti Violenza e Stalking. In basso a destra appare l'icona di una chat rosa, basta cliccare sopra per iniziare la conversazione.
Chi chiama il 1522?
Le chiamate provengono da tutta Italia, le vittime hanno età e storie diverse. A chiamare sono soprattutto le donne che subiscono violenze o stalking. Spesso anche i familiari, gli amici, i colleghi, gli insegnanti e gli educatori decidono di chiamare il 1522 per chiedere come comportarsi, o segnalare una situazione allarmante. In alcuni casi sono proprio i bambini a telefonare dopo aver assistito a episodi di violenza domestica.
Come ha spiegato Gentili, dopo il caso di Giulia Cecchettin sono aumentate anche le chiamate da parte dei genitori. Molte madri si sono rivolte al centro preoccupate per le figlie, che dopo aver chiuso una relazione ricevono ancora messaggi dall'ex fidanzato.