Come saranno i prossimi computer: Intel entra nell’era dei pc basati sull’intelligenza artificiale
È bastato stare qualche giorno al Ces di Las Vegas per capire che nel 2025 ci sarà una tecnologia con cui in ogni caso dovremo fare i conti: l’intelligenza artificiale. L’abbiamo trovata ovunque. Nei nuovi robot per la casa, nelle auto, nelle televisioni, nei videogame e perfino negli stabilizzatori per smartphone. Ma soprattutto l’abbiamo vista dentro ai pc.
Stiamo andando verso un futuro in cui ci saranno due tipi di intelligenza artificiale: quella a cui si può accedere in cloud, dialogando con server lontani attraverso la rete, e quella che invece si trova direttamente sui nostri dispositivi. Tra le aziende che hanno deciso di seguire questa strada c’è Intel, una delle Big Tech presenti praticamente dall'inizio della storia del pc. Nel 1971 Intel ha presentato il primo microprocessore mai distribuito in commercio, l’Intel 4004 firmato dal fisico italiano Federico Faggin.
Ora Intel si presenta sul mercato con una nuova serie di processori, tutti dedicati ai pc portatili. Ci sono i Core Ultra 200HX per i laptop in grado di funzionare ad alte prestazioni e la serie Core Ultra 200H e 200U, dedicati invece ai pc più compatti. Tutti sono ottimizzati per lavorare con l’intelligenza artificiale, direttamente sulle macchine.
Cos’è il NPU, il motore di elaborazione che affianca CPU e GPU
Da tempo quando pensiamo alle capacità di elaborazione di un pc siamo abituati a pensare a due fattori: CPU e GPU, la Central Processing Unit e la Graphic Processing Unit. Intel ha iniziato a introdurre un altro elemento, integrato direttamente nei sui chip: la NPU, la Neural Processing Unit. Questo motore di elaborazione è stato creato apposta per supportare le attività legate all’intelligenza artificiale, soprattutto quelle che devono restare attive nel corso del tempo. Agostino Melillo è il Communications Manager per l’Italia di Intel. È lui che spiega a Fanpage.it a cosa serve avere un motore di intelligenza artificiale direttamente nel pc:
“Il vantaggio è quello di ridurre la latenza, non aver bisogno di una connessione internet, non dipendere dalla disponibilità del servizio in cloud, aumentare la privacy non dovendo condividere dati in rete. Oggi in campo software siamo solo agli inizi, ma già ci sono oltre 500 modelli di AI ottimizzati per i processori Intel e stiamo lavorando con oltre 100 sviluppatori di software per accelerare l’innovazione e la disponibilità di nuove funzionalità nei PC”.
Come cambierà il mercato dei pc nel 2025
I dati sull’intelligenza artificiale nei pc si leggono anche dalle analisi di mercato. La società di analisi IDC ha previsto che nel 2025 il mercato dei pc dovrebbe registrare una crescita del 4%, secondo Melillo parliamo della crescita “più significativa dal 2021”, da quando la pandemia aveva fatto alzare la richiesta di dispositivi. Il dato più interessante però riguarda proprio i PC ottimizzati per l’intelligenza artificiale.
Secondo le prime stime, gli AI PC dovrebbero arrivare al 40% del mercato dei PC. Non solo. Nei prossimi anni questa categoria diventerà direttamente quella principale: “Nel tempo lo diventeranno tutti, con le applicazioni che passeranno dall’essere generiche a più specializzate, entrando nella vita quotidiana di tante persone”.