Come recedere dal conto Isybank e tornare a Intesa San Paolo dopo il passaggio
Entro il 2024 i clienti spostati da Intesa San Paolo e Isybank saranno circa quattro milioni. Al momento i trasferimenti sono stati 300.000, abbastanza da sollevare qualche polemica sui social. Molti infatti non si sono accorti del passaggio, visto che tutto è stato notificato via app. Una procedura legittima, almeno secondo la banca: “L’informativa è stata inviata in base alla modalità che il cliente stesso aveva scelto come canale preferenziale per ricevere le comunicazioni della Banca, quando aveva aperto il conto”.
Il passaggio da Intesa San Paolo a Isybank è avvenuto di default per tutti quelli che non hanno negato il passaggio. In breve, la banca non ha mandato un messaggio per chiedere se i nuovi clienti fossero d’accordo con il passaggio ma ha mandato un messaggio dicendo che il passaggio sarebbe avvenuto comunque, l’unico modo per sottrarsi era negarlo esplicitamente. Chi non ha negato il consenso per il passaggio entro il 30 settembre, è diventato un cliente Isybank.
Il nuovo servizio è comunque gestito da Intesa San Paolo, come ha spiegato a Fanpage.it un portavoce della banca: “Potranno quindi continuare a utilizzare tutti i servizi bancari essenziali a condizioni migliorative dei costi legati al conto e alle carte di pagamento”. Ma cosa deve fare chi invece vorrebbe solo tornare indietro alla sua vecchia banca?
Si può tornare a Intesa San Paolo dopo il passaggio a Isybank?
Il trasferimento a questo punto è inevitabile. O meglio, è già successo. Isybank è nata il 15 giugno, scaduti i termini per rispondere alla notifica sono iniziati i trasferimenti e ora andranno avanti per tutti i prossimi mesi. Al momento sono solo 300.000 ma arriveranno a coinvolgere 4 milioni di clienti.
Questo vuol dire che se non avete risposto alla notifica e se rientrate nelle caratteristiche dei clienti Isybank verrete trasferiti. Magari non è ancora successo ma sicuramente succederà nei prossimi mesi. Gli unici esclusi da questo passaggio sono i clienti con più di 65 anni, quelli con almeno 100.000 euro di giacenza in banca e chi ha effettuato almeno 10 operazioni in filiale nell’ultimo anno.
Come chiudere il conto con Isybank dopo il passaggio
Per chiudere il conto su Isybank è necessario presentare una richiesta scritta e firmata. Nelle indicazioni fornite dal servizio clienti c’è anche un copia del modulo che si può compilare. Il documento deve essere poi inoltrato a Isybank attraverso l’app, per posta raccomandata o alla banca dove il cliente apre un altro conto.
Una volta completato l’invio del modulo, bisogna distruggere le carte di pagamento collegate al conto e poi fornire alla banca una serie di istruzioni per chiudere o modificare i servizi collegati, dagli stipendi ai pagamenti con addebito permanente su carta di credito. Ad esempio i bonifici automatici verso terzi.
Per chiudere il conto possono volerci dai 3 ai 12 giorni di lavoro. Forse tutte queste operazioni di chiusura possono sembrarvi un po’ macchinose ma se volete tornare a Intesa San Paolo dopo il trasferimento a Isybank è questa l’unica strada da seguire. Prima dovete chiudere il conto su Isybank e poi aprirne uno nuovo su Intesa San Paolo.