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Come hanno fatto i Beatles a ricevere una nomination ai Grammy Awards del 2025

I Fab Four sono in lizza con Now and Then, brano uscito a novembre 2023. L’intelligenza artificiale non ha creato parti di canzone, né clonato la voce di Lennon, ha semplicemente separato la melodia dal piano in modo tale che si potesse sovraincidere l’arrangiamento strumentale e completare il pezzo.
A cura di Elisabetta Rosso
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I Beatles non hanno mai vinto il Grammy Award per il disco dell'anno, potrebbero nel 2024. La band infatti è in lista insieme a Beyoncé, Charlie XCX, Billie Eilish e Taylor Swift. Nonostante siano passati 50 anni da quando si sono sciolti. Il brano candidato, Now and Then, è stato pubblicato il 2 novembre 2023, è una vecchia traccia registrata da John Lennon su una cassetta, restaurata e completata grazie all‘intelligenza artificiale e alle sovraincisioni in fase di registrazione di Paul McCartney e Ringo Starr. La canzone è stata anche nominata per la migliore performance rock, insieme ai Green Day, Pearl Jam e The Black Keys.

È la prima canzone creata con il supporto dell'intelligenza artificiale a ottenere una nomination ai Grammy. Nonostante gli interventi sintetici per il recupero del brano Now and Then rientra nei parametri delle candidature per i Grammy. Secondo le linee guida del premio "solo i creatori umani sono idonei a essere sottoposti a valutazione, nominati o vincitori di un Grammy Award", ma anche lavori che contengono "solo alcuni elementi" o interventi che prevedono l'utilizzo dell'intelligenza artificiale sono considerati "idonei nelle categorie applicabili".

Come è stata creata Now and Then

John Lennon registrò questa canzone d’amore negli anni ‘70 sulla famosa cassetta con sopra scritto “For Paul”, destinata all’amico, forse un primo passo verso una possibile reunion della band. Poi viene assassinato e quella demo arrivò nella mani di McCartney solo nel 1994, consegnata da Yoko Ono. McCartney, Harrison e Starr prendono le registrazioni grezze e cominciano a costruire arrangiamenti sulle bozze lasciate da Lennon. Esce nel 1995 la canzone postuma "Free as a Bird", sulla compilation "Anthology 1″, seguita da "Real Love" su " Anthology 2” nel 1996.

Provano anche a sistemare Now and Then, ma la traccia è troppo sporca, la voce di Lennon è impastata, i bassi del piano sono fastidiosi, difficili da separare della linea vocale. Harrison liquida la registrazione come “fottuta spazzatura”. In realtà mancava solo la tecnologia. I Beatles devono aspettare il 2020, il documentario Get Back e Peter Jackson che con un software di intelligenza artificiale riesce a estrarre voci, chitarre, e pianoforti ripuliti.

McCartney e Starr decidono di tornare in studio per recuperare e registrare le parti mancanti di Now and Then. L'intelligenza artificiale quindi non ha creato parti di canzone né clonato la voce di Lennon, ha semplicemente separato la melodia dal piano in modo tale che si potesse sovraincidere l’arrangiamento strumentale e completare il pezzo.

Come i Grammy stanno affrontando l'intelligenza artificiale

L'intelligenza artificiale è da tempo un argomento controverso per la Recording Academy. Durante l'estate del 2023, Harvey Mason Jr, Ceo dell'azienda, ha organizzato una tavola rotonda coinvolgendo etichette, dirigenti tecnologici, servizi di streaming e artisti per analizzare il fenomeno e comprendere come i Grammy avrebbero dovuto affrontare l'integrazione tra musica e intelligenza artificiale.

È stata scelta una chiusura rigida verso qualsiasi brani scritti o realizzato con l'intelligenza artificiale. Se però i software vengono utilizzati solo come strumento tecnico per restaurare o completare brani già esistenti, allora è possibile candidarli ai Grammy. 

Chi sono i candidati per il disco dell'anno

Nella lista dei Grammy per il disco dell'anno insieme ai Beatles compaiono anche:

Beyoncé – Texas Hold ’Em
Billie Eilish – Birds of a Feather
Chappell Roan – Good Luck, Babe!
Charli XCX – 360
Kendrick Lamar – Not Like Us
Sabrina Carpenter – Espresso
Taylor Swift Featuring Post Malone – Fortnight

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