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Intelligenza artificiale (IA)

Come guadagnare con i “prompt”, le formule magiche che attivano l’intelligenza artificiale

Su PromptBase c’è di tutto, dalle immagini per i fumetti erotici alle scenografie per i videogiochi. Inizia così una nuova economia dei prompt e noi abbiamo provato a vendere i nostri.
A cura di Elisabetta Rosso
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Parlare con le macchine richiede una certa abilità. Sì, è vero, per usare l’intelligenza artificiale (IA) generativa basta una manciata di parole, bisogna saper scegliere, però, quelle giuste. Per questo sul web stanno comparendo piattaforme che vendono frasi, per essere precisi, prompt, e noi le abbiamo provate. Al momento la più interessante sembra essere PromptBase, l'eBay dei prompt. Nel gergo dell'intelligenza artificiale i prompt sono le stringhe di parole che servono a generare immagini, nel caso di Dall-E e Midjourney, o testo, per ChatGpt.

Insomma sono la miccia che accende l’intelligenza artificiale generativa. Ora si cerca di monetizzare quella che sta diventando una vera e propria scienza. Per una manciata di dollari su PromptBase si possono vendere o comprare progetti di interior design, grafiche per il menù dei ristoranti, immagini per i fumetti erotici, o stampe per t-shirt. Tutti prodotti dall’intelligenza artificiale generativa.

Dentro il mercato di PromptBase

Abbiamo provato sia a vendere, sia a comprare. Sul mercato dei prompt abbiamo proposto il “logo di una rock band di nome Zero, con un elefante rosa che fuma la pipa, nello stile dei Led Zeppelin”. Dopo aver generato il nostro prodotto su Dall-E abbiamo cercato di venderlo su PromptBase per 4,99 dollari. Per proporre un prompt basta andare nell’apposita sezione e compilare un modulo. Bisogna inserire il titolo, selezionare l’intelligenza artificiale generativa di riferimento, e poi spiegare a chi e a cosa potrebbe essere utile il prompt proposto, (PromptBase spiega anche che più è dettagliata la descrizione più sarà semplice venderla). Nel secondo passaggio poi viene inserito il prompt e in allegato alcuni esempi dei risultati. Infine bisogna stabilire un prezzo di vendita e inserire i propri dati bancari per ricevere il pagamento.

Selezionando invece l’icona “comprare” si entra in una galleria espositiva. Ci sono diversi filtri per orientare gli acquisti. Per esempio si può selezionare l’IA generativa, come Dall-e, Midjourney, Stable Diffusion. Oppure la Categoria: 3D, accessori, animali, natura, loghi, wallpaper, la lista è lunga. Si può anche scegliere in base ai trend o agli ultimi prompt caricati sulla piattaforma. I prezzi oscillano tra i 2 e i 9 dollari. Scorrendo lungo la pagina abbiamo trovato prompt per generare immagini di manga, favole per bambini, pianificazioni per arredare il salotto di casa, progetti di design per moto, action figure, o ambientazioni da usare per i videogiochi. Per acquistarle basta selezionare il prodotto e pagare con la carta di credito.

DALL-E | Il logo che abbiamo prodotto con l'IA generativa e proposto su PromptBase
DALL-E | Il logo che abbiamo prodotto con l'IA generativa e proposto su PromptBase

La nuova scienza dei prompt

PromptBase non è l’unico, c’è Visualize Ai, PromptSea, Creative Fabrica, e Chatx.Ai. Stanno sbucando come funghi sul web portali che permettono di monetizzare i prompt, e funzionano tutti in modo molto simile. Quindi dopo le grandi urla di paura (molti hanno predetto la fine di professionalità come designer e grafici) arriva un’alternativa. È vero, l’IA generativa è bravissima, ma è pur sempre uno strumento che deve essere usato bene e da mani esperte. E infatti sta nascendo una vera e propria scienza dei prompt, per dare in pasto all’IA le linee guida e le istruzioni giuste in modo da sfruttare tutta la sua potenzialità. Giusto per fare qualche esempio banale. Filtri utili possono essere le indicazioni sullo stile che deve avere l’immagine (schizzo a matita, texture, animazione, rendering 3D), insomma si sta creando un vero e proprio catalogo. Più si va nello specifico più l'IA funziona bene, come specificare lo stile di uno o più artisti a cui fare riferimento. Insomma prima o poi uscirà un libro di testo per imparare a scrivere i prompt.

Sta nascendo anche una nuova professionalità, possiamo chiamarli gli “ingegneri del prompt”. D'altronde ci stiamo comunque interfacciando con qualcosa che non è umano, l’IA si basa su modelli che non hanno una struttura sempre prevedibile o sensata. Per esempio Dall-E attribuisce un valore eccessivo al termine “molto”, quindi inserirlo (anche più di una volta) nel prompt aiuta a generare immagini migliori. Uno studio dell’Università del Texas ad Austin, ha scoperto un vasto vocabolario di suggerimenti bizzarri in grado di generare immagini. Per esempio se scrivi: “Apoploe vesrreaitais”, una frase incomprensibile, Dall-E disegna uccelli, “Contarra ccetnxniams luryca tanniounons”, invece, per il generatore di immagini vuol dire insetti parassiti.

Queste parole non hanno senso nella nostra lingua, ma, per una logica interna al sistema acquistano un loro significato. Per questo molti ingegneri le hanno paragonate a formule magiche. Su PromptBase, come negli altri maket di prompt si trova tutto, le stringe prodotte dai nuovi professionisti del settore, come i tentativi amatoriali di qualche utente. Ma questa nuova economia sta sgomitando per ottenere una sua dignità e, come sempre, a setacciare i prodotti di qualità sarà il mercato.

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