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Come funzionano le maxi batterie solari, e perché Usa e Cina le hanno scelte come nuova risorsa energetica

Dopo la Cina, anche gli Stati Uniti puntano sulle maxi batterie solari per potenziare l’impiego dell’energia solare nella fornitura elettrica. Questa nuova risorsa permette infatti di ovviare alla mancanza di luce solare nelle ore notturne, facendo dell’energia solare una valida alternativa ai combustibili fossili.
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C'è una nuova risorsa che potrebbe segnare una svolta nel settore delle fonti rinnovabili: le maxi batterie solari. Seguendo l'esempio della Cina, il primo Paese al mondo per il numero di maxi batterie installate, gli Stati Uniti sembrano sempre più interessati a questa innovativa tecnologia: soprattutto in California, dove l'energia solare rappresenta la prima fonte di elettricità, sempre più fornitori stanno optando per le maxi batterie. Anche altri Stati, come Texas e Arizona, sono pronti a fare lo stesso: secondo il Dipartimento dell'Energia entro la fine del 2024 la capacità di stoccaggio delle batterie raddoppierà, passando da 16 a 30 gigawatt (GW).

La crescente attenzione alla nuova tecnologia potrebbe contribuire in modo significativo alla riduzione dei combustibili fossili, una delle prime cause della crisi climatica, ma l'interesse che Cina e Stati Uniti hanno verso questa tecnologia risponde soprattutto a logiche economiche. D'altronde, negli ultimi anni il settore dell'energia solare sta vivendo una fase di grande crescita, anche grazie a nuove soluzioni per l'approvvigionamento energetico, come le celle solari in perovskite, su cui sta investendo la Corea del Sud.

Come funzionano le maxi batterie solari

Le maxi batterie solari che stanno spopolando negli Stati Uniti e in Cina utilizzano la tecnologia degli ioni di litio, la stessa alla base delle batterie ricaricabili che banalmente fanno funzionare i nostri smartphone o le auto elettriche.

Queste batterie utilizzano il litio nella forma di ione, ovvero dotato di carica elettrica positiva. Ogni batteria presenta due elettrodi, tra i quali lo ione di litio si muove costantemente: nella fase di carica dal catodo (l'elettrodo a potenziale minore) all'anodo (l'elettrodo a potenziale maggiore), in quella di scarica in senso opposto, liberando quindi l'energia elettrica.

La corsa alle maxi batterie a litio: quali vantaggi

Il principale vantaggio delle maxi batterie solari è quello di riuscire a immagazzinare l'energia solare assorbita durante il giorno così da poterla utilizzare anche di notte. Come spiega un articolo del New York Times, non è un caso se sia stata proprio la California la prima negli Stati Uniti a investire in questa nuova risorsa.

La California è infatti il Paese Usa che più di tutti si serve di energia solare per alimentare la propria rete elettrica, tuttavia ha un grosso problema di notte, proprio quando la domanda è maggiore: per ovviare alla mancanza di energia solare, fino a qualche anno fa i fornitori erano costretti a prendere l'energia di cui necessitano dai combustibili fossili. Anche per questo i costi dell'elettricità sono più elevati nelle ore serali.

Per far fronte a queste difficoltà, nel 2020 le aziende californiane hanno iniziato a investire sempre di più nelle maxi batterie, con risultati sorprendenti. Il New York Times cita un dato che rende bene la capacità di stoccaggio raggiunta dalle maxi batterie in California: il 30 aprile, tra le 19 e le 22, queste hanno fornito circa un quinto di tutta l'elettricità utilizzata in quelle ore nello Stato, tanta quanta quella prodotta da sette grandi reattori nucleari.

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