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Coldplay sold out a Roma nel 2024: perché il 95% dei biglietti sono stati comprati dai russi

È sempre la macchina del secondary ticket, l’evoluzione moderna dei bagarini per le strade che vendevano i biglietti dell’ultimo minuto. Una sorta di patto con il diavolo che fa leva sull’angoscia dei fan per gonfiare i prezzi. Un posto da 57 euro è arrivato a 400 in pochi minuti.
A cura di Elisabetta Rosso
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È questione di qualche secondo. I fan si mettono in coda alle 10 del mattino per comprare i biglietti dei Coldplay a Roma nel 2024. La schermata di apre, appare la finestra con il countdown e il sito consiglia di non cambiare finestra. La barra di avanzamento procede lentamente, passa qualche minuto, si sblocca, entrano nella schermata con i biglietti, provano ad acquistarli ma sono finiti. Li troveranno su altri siti con altri prezzi. Un posto con visibilità limitata da 57 euro riappare a 400. È la macchina del secondary ticket, l'evoluzione moderna dei bagarini per le strade che vendevano i biglietti dell'ultimo minuto. Una sorta di patto con il diavolo che fa leva sull'angoscia dei fan.

Fonti vicine alle indagini condotte dalle autorità italiane hanno rilevato che il 95% degli acquisti sarebbero stati fatti in Russia, o da nazioni russofone. Compaiono infatti carte registrate all'estero e nomi in alfabeto cirillico. L'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) ora sta cercando di capire cosa sia successo in quella manciata di secondi, sembra che la maggior parte dei biglietti sia stata acquistata da bot, come ha spiegato ItalianTech. Insomma è la solita piaga del mercato dei live. Nemmeno un mese fa è successo per le date di Eras Tour di Taylor Swift in Italia, sui siti secondari infatti erano stati messi in vendita biglietti fino a 5000 euro. 

Il mercato delle rivendite è in mano a quattro attori dominanti: StubHub, Viagogo, Seatwave e GetMeIn. Intorno poi orbitano siti satellite e utenti privati che mettono in atto dinamiche fraudolente. Il meccanismo è semplice: comprano in massa i biglietti, e poi, quando terminano, li rivendono con i prezzi gonfiati. Per farlo usano strategie diverse. A volte usano più carte di credito, bot, altre connessioni internet molto veloci per battere sul tempo i fan, o software automatizzati progettati per acquistare decine di biglietti in pochi secondi. E poi, il giorno successivo lanciano la loro offerta.

Le indagini dell'Agcom

L'Agcom sta ricostruendo la compravendita dei biglietti online per il concerto dei Coldplay, come dicevamo, dietro c'è una grande quantità di bot russi che hanno acquistato contemporaneamente i biglietti per il live del 2024. Sembra infatti che i russi siano particolarmente bravi e veloci, negli anni hanno perfezionato le tecniche e sono diventati in grado di raschiare sul web più biglietti nel minor tempo possibile.

Ma non è la prima indagine, un'operazione condotta dall‘Agcom e dalla Guardia di Finanza sui principali concerti del 2022/2023 in Italia ha infatti rilevato i numeri del secondary ticketing. Un gruppo di 26 rivenditori ha usato tecniche fraudolente per acquistare 15.000 biglietti di 278 concerti, rivenduti poi a prezzi gonfiati. In alcuni casi dieci volte il prezzo ufficiale guadagnando due milioni e mezzo di euro.

Il caso Coldplay nel 2023

L'Agcom ha spiegato in un nota che l'indagine sui principali concerti del 2022/2023 in Italia, è scattata dopo la vendita dei biglietti per le date italiane dei Coldplay nel 2023. E così insieme alla Guardia di Finanza ha cominciato a monitorare il flusso del secondary tiketing, concentrandosi sugli aspetti organizzativi e sulle modalità di commercializzazione dei biglietti per i concerti.

Sono stati passati al vaglio i processi di distribuzione dei biglietti per Blanco e per i Coldplay, ed è emerso che i 26 rivenditori hanno utilizzato 150 account diversi per generare un flusso anomalo di biglietti, metà erano stati intestati a persone non reali, e grazie a questo escamotage sono riusciti a rivendere 700 ingressi maggiorati.

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