CiccioGamer89 è sui manifesti della Games Week ma non ci sarà: “Non mi vogliono più, nemmeno come ospite”
Il suo nome non compare nel pannello degli ospiti. Non è associato a nessun evento. E, spiega lui stesso, non sarebbe nemmeno ben accetto come visitatore normale. Mirko “CiccioGamer89” Alessandrini è fuori dalla Milan Games Week, l’evento dedicato ai videogiochi in programma a Milano tra il 25 e il 27 novembre. Eppure il suo volto si affaccia ancora dalla locandina principale della fiera. A raccontare questa esclusione è lui stesso: “La cosa che mi dà più fastidio di tutto è che non posso venire alla Games Week di Milano. Mi sembra di darla vinta a queste persone”.
Il motivo dell’esclusione è legato alla denuncia depositata dalla Guardia di Finanza alla Procura della Repubblica secondo cui lo youtuber non avrebbe dichiarato all’Agenzia delle Entrate circa un milione di euro, evitando così il pagamento di 400.000 euro di imposte dirette e 160.000 mila euro di Iva non versata. Una denuncia che però arriva in un settore in cui la burocazia non è ancora chiara: la professione di creator non è riconosciuta nel nostro Paese.
I rischi per la sicurezza alla Milan Games Week
Secondo CiccioGamer89 gli organizzatori dell’evento hanno deciso di sospendere la sua partecipazione per motivi di sicurezza: “La loro preoccupazione – spiega CiccioGamer89 ai suoi follower – era che voi vi sareste comportati male. Io ho provato a dire che invece sarebbe stato il contrario, che le nuove generazioni non sono così stupide. Anzi penso che avrei potuto girare senza buttafuori”. Intanto però il suo volto resta nei manifesti dell’evento e anche nei post pubblicati sui social network.
La posizione degli sponsor di CiccioGamer89
Il creator intanto ha raccontato che molti brand si stanno tirando indietro dalle collaborazioni: “Tanti brand si sono allontanati e ho perso tantissimi lavori”. Non solo, spiega anche che molti sponsor non lo stanno nemmeno chiamando: “Non mi stanno facendo sapere più niente, sembra che io sia l’ebola. Ora cerco di tenere botta e capire qual è il problema”.