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Omicidio Giulia Cecchettin

Chi sono i mattonisti, la rete di persone da cui partono gli attacchi a Gino Cecchettin

I mattonisti sono un gruppo di account che non hanno una connotazione politica chiara. Provocano, negano i vaccini, odiano il politically correct e amano il dark humor. Hanno tutti un mattoncino nel nome utente. In passato avevano lanciato hashtag come #SoloDueGeneri o #BastaLockdown.
A cura di Valerio Berra
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Da giorni in cima alle tendenze di X (ex Twitter) c’è un hashtag: #radiosboro. In sé, non dice molto. Radiosboro è un gruppo musicale veneto attivo dal 1992, ascoltando la produzione musicale che si può trovare su YouTube è dedito soprattutto a cover goliardiche, spesso volgari, di canzoni famose. Tutte in dialetto veneto. Basta però aprire l’hashtag per trovare oltre 20.000 post contro Gino Cecchettin, il padre di Giulia. Un bombardamento che si intensificato la sera del 10 dicembre, quando l’uomo ha rilasciato un’intervista a Fabio Fazio alla trasmissione Che tempo che fa.

I fronti di attacco sono tanti. Si contestano le parole di Gino Cecchettin e della figlia Elena che da subito hanno inquadrato il femminicidio di Giulia in uno schema più grande, parlando di patriarcato, cultura dello stupro e relazioni. E si contestano anche una serie di tweet pubblicati dall'account @ginother, un profilo attivo dal 2009 e collegato allo stesso Gino Cecchettin.

Tutto questo può sembrare un movimento spontaneo, una tendenza nata da un fatto di cronaca che ha avuto un riscontro enorme in Italia ma dietro c’è qualcosa di più. Scorrendo i post di #radiosboro si nota infatti che c’è un elemento in comune: molto spesso nel nome degli utenti compare l’icona di un mattone.

Chi sono gli account contro Gino Cecchettin

Gli account che hanno l’icona di questo mattone sono tutti simili. Nomi finti, immagini profilo prese da meme e una biografia che dovrebbe, sospettiamo, sembrare brillante o almeno divertente. Pochi follower, al massimo qualche migliaio. In tanti rivendicano anche di essere già stati bannati sulla piattaforma. Citiamo qualche biografia. Sono tutti account che hanno pubblicato tweet con l’hashtag #radiosboro.

“Centrista moderato. Scrivo in un corsivo elegante e perfetto. Mi piacciono: i funghi, i polpi, l'europa, i plotoni. Non mi piacciono gli orti. Ok. Ciao”.

“De l’alto scende virtù che m’aiuta – Cortesia enjoyer  – nipote di Berlusconi – H24 in gaina”

“Pater Patriae. Александр Григорьевич Лукашенко stan account. IDROCARBVRI RVI BVRNER. Petromascolino. Pol Pot enjoyer #MenoPippePiùGranate Pronomi: it/ler”

Il contenuto di questi account attinge da quello che è noto sui social come shitposting. È una pratica che prevede la pubblicazione di molti contenuti che siano volutamente provocatori. È una corrente che si sviluppa spesso come voce di opposizione nei fatti di cronaca che diventano temi di discussione sociale. Il principale nemico da battere in questi flussi di contenuti di solito è sempre lo stesso: quel sistema di valori e forme di comunicazione che fa parte della dubbia etichetta di “politicamente corretto”.

Come funziona la rete dei mattonisti

Non è la prima volta che i mattonisti compaiono su X. Il modo di operare è sempre lo stesso: si sceglie un bersaglio, si lavora attorno a un hashtag e si continua a pubblicare materiale e reaction fino a portare quell’hashtag nelle tendenze di X e aumentare la visibilità. Ma a cosa portano queste battaglie? A tutto, e a niente.

Le prime tracce risalgono al 2019 e sono legate ai sostenitori di Donald Trump negli Stati Uniti. Da quel momento l’icona del mattone è comparsa più volte. Dietro c’è un po’ di tutto. Negazionismo climatico, estrema destra, No Vax ma anche dark humor e troll. Le battaglie cambiano di volta in volta. Come ricordava Paolo Mossetti su Wired nel marzo del 2021, i mattonisti hanno promosso la diffusione di hashtag come #SoloDueGeneri o #BastaLockdown.

Perché l’hashtag #Radiosboro

Molte delle accuse a Gino Cecchettin partono da una serie di tweet attribuiti al suo account. Al momento il profilo @ginother è stato cancellato, non è possibile fare una verifica. Alcuni dei tweet citati coincidono con quelli salvati su Web.Archive, una biblioteca digitale in cui è possibile salvare pagine web. Da qui i mattonisti hanno pescato per trovare battute volgari, sul sesso e le donne, ma senza l'account attivo la verifica completa non è possibile.

Frasi del passato che ora vengono rilanciate per cercare di indebolire i messaggi lanciati da Gino Cecchettin dopo la morte della figlia. Radiosboro arriva proprio da uno di questi messaggi. Un utente scrive che non sa se cantare al karaoke aziendale i Rumatera o i Pitura Freska, entrambi gruppi storici della scena veneta. Il profilo attribuito a Cecchettin risponde proponendo un altro gruppo: Radiosboro.

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