Chi è Xavier Niel, il miliardario francese “anti Musk”
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In queste ore si sta consumando su X, il defunto Twitter, uno scontro tra due “titani” delle start-up e dell'IT: il magnate sudafricano naturalizzato statunitense Elon Musk e il miliardario francese Xavier Niel. Il primo, membro dell'amministrazione Trump e tra i principali finanziatori della sua seconda campagna elettorale, è stato il fondatore di PayPal ed è ora CEO (amministratore delegato) di Tesla, SpaceX, Neuralink e The Boring Company, fra le altre; Niel è invece CEO e presidente di Iliad, comproprietario di Le Monde, ideatore di Station F (un enorme campus per start-up a Parigi) e membro del consiglio di amministrazione di diverse grandi società, compresa la cinese ByteDance, proprietaria del popolarissimo social network TikTok.
I due tra il 10 e l'11 febbraio si sono pizzicati con alcune dichiarazioni al vetriolo e post che stanno avendo un'ampia eco mediatica. A cominciare è stato proprio Xavier Niel, classe 1967, figlio di un avvocato e di una contabile che mise le proprie mani sul primo computer a 14 anni, grazie al quale iniziò a programmare e gettare le basi per la sua folgorante carriera. Durante un'intervista a Telematin il magnate francese ha iniziato il suo ragionamento con una ‘carezza', per poi affondare il colpo: “Penso che Musk sia il più grande imprenditore del mondo, e per giunta un tipo che definirei quantomeno complessato. Userò una parola difficile, forse a volte uno stron*o, tutto qui”, ha tuonato l'imprenditore, con un patrimonio stimato in una decina di miliardi di Euro a gennaio 2025. Apriti cielo.
La sera del 10 febbraio Elon Musk – che ha appena cambiato il suo nome su X in Harry Bolz, qui vi spieghiamo perché – ha risposto in modo assai salace. “Questo tizio è stato mandato in prigione per essere un vero e proprio pappone con una banda di prostitute! LMAO (acronimo di Laughing My Ass Off, che sui social sta a indicare qualcosa di estremamente divertente)”. Il probabile riferimento è a una vecchia storia che coinvolse Niel nel 2004. Il miliardario francese di Maisons-Alfort andò effettivamente in carcere per un mese con l'accusa di sfruttamento aggravato della prostituzione – come riportò all'epoca Liberation – legato alla compartecipazione di alcuni locali in cui si tenevano spettacoli sexy. Ma fu scagionato completamente da queste accuse nel 2005 (sebbene ne siano rimaste in piedi altre relative ad alcuni fondi). I contenuti per adulti hanno giocato un ruolo importante nella carriera di Niel, tenendo presente che a soli 19 anni sviluppò una chat “hot” per il servizio di vendita e messaggistica online francese “Minitel”; creò un'azienda ad hoc che vendette qualche tempo dopo e a soli 24 anni era già milionario.
Dopo i primi successi è stato coinvolto in una serie di progetti a cascata e imprese che lo hanno reso oggi uno degli uomini più ricchi del mondo. Nel 1990, ad esempio, acquistò la metà dell'azienda di telecomunicazioni Fermic Multimedia alla quale cambiò il nome in Iliad, operatore telefonico di successo internazionale che oggi opera anche in Italia. Nel 1995 ha investito nel primo Internet Service Provider (ISP) per la Francia (Worldnet) e lo ha rivenduto a 40 milioni di Euro, mentre nel 1999 ne ha creato uno con accesso gratuito (FREE). Tra il 2010 e il 2020 ha fatto alcune grandi acquisizioni per rafforzare la posizione nel campo delle telecomunicazioni, come quelle di Monaco Telecom in Svizzera e Vodafone Malta. Niel è coinvolto anche in Kyutai, un gruppo di ricerca specializzato sull'intelligenza artificiale. Non c'è da stupirsi degli interessi in comune con Elon Musk, pur avendo visioni completamente diverse.
Lo scontro “social” di febbraio fra i due, dopo i primi pesanti affondi, è proseguito con altri post dai toni più scherzosi. È comunque probabile che nei prossimi giorni questa vicenda possa avere ulteriori strascichi, alla luce della viralità conquistata. Il tutto è avvenuto ai margini di un importante meeting sull'intelligenza artificiale che si sta tenendo proprio a Parigi, settore sul quale stanno puntando fortissimo entrambi i miliardari. È di queste ore l'annuncio dell'offerta ostile di una cordata di imprenditori guidata da Musk per l'acquisto di OpenAI alla cifra monstre di 97 miliardi di dollari (rispedita al mittente da Sam Altman), mentre Niel è stato consultato dal presidente francese Emmanuel Macron prima di annunciare un investimento di oltre 100 miliardi nello sviluppo delle IA, in parte finanziato proprio dal proprietario di Iliad. L'Europa ha un estremo bisogno di una tecnologia IA proprietaria per non essere schiacciata dai colossi statunitensi e cinesi; lo scontro tra Musk e Niel potrebbe proseguire anche su questo piano.