Chi è Blur, lo streamer italiano con il record di abbonati nato come il “King delle Bestemmie”
Nella top 5 mondiale degli streamer con più abbonati su Twitch c'è un ragazzo romano, Gianmarco "Blur" Tocco. Nella classifica italiana occupa il primo posto. Del resto i suoi numeri sono giganteschi, sia in termini di follower (1,2 milioni) che di abbonati (ben oltre i 50mila). Una crescita parallela a quella di Twitch: secondo il sito Dexerto, nel 2023, la piattaforma di proprietà di Amazon ha registrato un netto aumento di abbonamenti (anche altri streamer internazionali hanno toccato nuove vette, come Kai Cenat) e longevità di maratone. Un altro italiano detiene un record non ufficiale per il maggior numero di giorni in live, sia chiama Marco "Cedduzzo" Puntoriere e come ha raccontato a Fanpage.it tiene la telecamera accesa su di lui da oltre mille giorni.
Il sistema degli abbonamenti è uno dei fattori che tra il 2019 e il 2020 hanno spinto molti creator italiani a spostarsi su questa piattaforma. In breve, ogni utente può sottoscrivere un abbonamento che serve a supportare l'attività dello streamer. Gli abbonamenti partono da 3,99 euro al mese e permettono una serie di vantaggi, dalla possibilità di vedere i vecchi video a quella (per certi canali) di commentare. Twitch ne regala uno agli utenti Amazon Prime. Le percentuali dell'abbonamento variano in base ai creator e vengono divise tra gli streamer e la piattaforma.
L'esordio di Blur su YouTube fino al King delle Bestemmie
La carriera di Blur è cominciata su YouTube come content creator specializzato nel gaming. Dopo una prima parentesi in solitaria, nel 2013 apre il canale StallionsTV (oggi conta 913mila iscritti) assieme a Cristiano "ZanoXVII" Spadaccini, altro streamer romano di spicco. Il canale diventa particolarmente celebre nel 2015 su YouTube Italia per "Il King delle Bestemmie", serie di video in cui Blur gioca a Call of Duty, di cui è un grande esperto. Questi contenuti sono diventati virali soprattutto grazie agli scatti d'ira e le bestemmie lanciate dallo streamer nei momenti di difficoltà. Format forse un po' improbabile da replicare adesso.
Controller volanti e imprecazioni blasfeme per colpa di un avversario che preferisce nascondersi invece che attaccare diventano dunque una delle firme del content creator. Oggi questi video contano milioni di visualizzazioni. Tra gli altri format che hanno contribuito alla popolarità di StallionsTV c'è "Verità Imbarazzanti", noto per i drama contro altri personaggi di YouTube Italia come CiccioGamer. Da menzionare, tra i successi di Blur, anche il tormentone "GINO", il commento spam lanciato su Instagram per la notte di Capodanno tra il 2017 e il 2018.
Blur su Twitch, tra successo e ban
Con il passaggio dei content creatori legati al gaming da YouTube a Twitch, Blur ha esteso la sua popolarità anche sulla piattaforma viola. Il suo canale, Tumblurr, è incentrato sui videogiochi, trattati attraverso rubriche specifiche, e Just Chatting, chiacchiere, spesso particolarmente colorite, con la sua folta community. Anche su Twitch, comunque, Blur è finito sotto i riflettori per la sua irriverenza. Il romano conta quattro ban. In Italia, si è più volte dibattuto sulla policy di Twitch legata alla sospensione dell'account, soprattutto in occasione per il ban permanente di Sdrumox nel 2020. Di norma, la piattaforma non spiega i motivi della decisione, che fa comunque capo a Twitch America. Dipende soprattutto dalle segnalazioni ricevute.