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Cercapersone esplosi in Libano, cos’è un pager e a cosa serviva: i primi dettagli sul modello coinvolto

Alle 15:45 (ora locale) centinaia di cercapersone sono esplosi nello stesso momento in Libano. L’attacco ha causato oltre 4.000 feriti e 18 morti. Al momento non ci sono ancora notizie certe sulla responsabilità. I cercapersone appartenevano a militanti del gruppo paramilitare Hezbollah.
A cura di Valerio Berra
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Con buona probabilità i lettori più giovani non hanno mai nemmeno sentito nominare questo dispositivo. Il 17 settembre in Libano centinaia di cercapersone, o pager, sono esplosi nello stesso momento. La dinamica che abbiamo visto è sempre lo stessa. Il cercapersone inizia a squillare e dopo qualche istante una piccola esplosione fa saltare in aria tutto il dispositivo. Al momento i feriti sono quasi 4.000, i morti 18. I cercapersone esplosi erano quelli usati dai militanti di Hezbollah, il gruppo paramilitare libanese protagonista di un lungo conflitto con Israele.

Sulle dinamiche dell’attacco non ci sono ancora notizie certe. Come ha spiegato Stefano Zanero a Fanpage.it è improbabile che si tratti di un attacco hacker. Le batterie al litio hanno diverse tecnologie ma esplosioni del genere possono verificarsi solo in casi estremi, in cui le batterie vengono danneggiate fisicamente. Più probabile invece la pista della microcarica esplosiva fatta brillare a distanza. Resta da capire se sia stata inserita nei dispositivi da un agente esterno.

Come funziona un cercapersone

Di fatto i cercapersone sono gli antenati degli smartphone. Sono piccoli dispositivi elettronici in grado di mandare brevi messaggi di testo. Per le comunicazioni sfruttano le frequenze radio. Sono arrivati sul mercato negli anni ’50 e hanno avuto una discreta fortuna prima dell’arrivo dei telefoni, soprattutto in certi ambiti lavorativi. Spesso capita ancora di vederli nelle vecchie serie tv ambientate negli ospedali.

In Italia questi dispositivi erano noti anche come Teledrin, era il nome della rete utilizzata per le comunicazioni attraverso i cercapersone. A livello nazionale la rete è stata dismessa nel 2005 e ora i cercapersone in Italia sopravvivono ancora in pochi ambiti dove di solito possono comunicare grazie a una rete locale.

Quale modello di cercapersone è esploso in Libano

Dalle prime informazioni sappiamo che il modello di cercapersone esploso in Libano è AP924. Questo dettaglio è stato diffuso dall’agenzia Reuters. I pager AP924 sarebbero stati acquistati dalla compagnia Gold Apollo, con base a Taiwan. I militanti di Hezbollah avevano iniziato a usarli da pochi mesi, da quando i vertici del gruppo paramilitare avevano iniziato a nutrire dubbi sull’uso degli smartphone.

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