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Esplosione nella centrale idroelettrica di Suviana

Centrale di Suviana, l’analisi dell’esperto: “Non è stata un’esplosione ma un difetto meccanico”

Per avere la certezza bisogna aspettare che finiscano le indagini sulla scatola nera della centrale idroelettrica di Bargi. Per Francesco Ballio, professore di Ingegneria civile al Politecnico di Milano, potrebbe non essere stato un incendio ma un problema meccanico alla turbina in fase di collaudo.
Intervista a Francesco Ballio
Professore ordinario di Idraulica al Politecnico di Milano
A cura di Velia Alvich
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All’inizio è sembrata un’esplosione, ma le certezze sono cambiate nel corso dei giorni. Nelle prime concitate ore non si sapeva nulla delle cause dell’incidente alla centrale idroelettrica di Bargi, sul lago di Suviana che si trova sugli Appennini bolognesi, dove sono morti sette operai e altri sette sono rimasti feriti. Le ipotesi sulla causa dell’incidente continuano a cambiare. Adesso è tutto in mano agli inquirenti, compresa la scatola nera dell’impianto che verrà analizzata per capire la dinamica.

“Si è partiti dall’incendio, poi si è capito che questo incendio non era davvero così importante. La causa innescante adesso sembra potere essere stato un difetto meccanico. Però sono tutti scenari che ogni due giorni si aggiornano”, dice Francesco Ballio, professore ordinario di Idraulica al Dipartimento di ingegneria civile e ambientale del Politecnico di Milano. A Fanpage.it ha spiegato quali potrebbero essere stata la causa scatenante dell’incidente e se poteva essere evitato.

Professore Ballio, cominciamo dalle basi: come funziona una centrale idroelettrica come quella di Bargi?

Alla base del funzionamento di una centrale idroelettrica c'è l’acqua in due laghi ad altezze diverse. L'energia idroelettrica si può produrre quando c'è una grande quantità d'acqua a una certa pressione. È la differenza di quota fra i due laghi a generare questa pressione. L'acqua scorre in dei tubi per passare dal lago più alto a quello più in basso, poi passa attraverso una macchina e quindi al generatore di energia elettrica che è alimentato dalla turbina. Questa centrale, essendo tra due laghi, ha anche la caratteristica di poter essere usata in modo inverso, quindi come pompa. L’acqua viene presa dal lago più basso e sospinta di nuovo verso quello più alto per accumulare energia, perché poi quell’acqua può essere presa e utilizzata di nuovo.

Al momento dell'incidente era in corso un collaudo. Cosa può andare storto in questa fase?

Il punto fondamentale da mettere in luce è che un collaudo è, appunto, un collaudo. Si tratta di una fase iniziale di funzionamento di un nuovo sistema che è stato modificato significativamente, in cui si verifica che non ci siano dei difetti, che vada tutto bene. E quindi è una fase anomala rispetto alla vita utile del sistema perché per la “prima volta” in cui si verifica che tutto sia a posto. Potrebbe essere emerso un difetto costruttivo del sistema. Il collaudo si fa proprio per questo motivo. Prima di mandarlo a regime si verifica che tutto funzioni correttamente.

Rispetto alle cose che sappiamo oggi, qual è per lei lo scenario più probabile?

Abbiamo solo prove indirette, perché dobbiamo ancora vedere in che condizioni è la scatola nera. All'inizio si era molto puntato su scoppio e incendio, quindi l'ipotesi che avevamo fatto era quella di un cortocircuito. L'unica meccanica che riuscivamo a immaginarci è che ci potesse essere stata un'esplosione. L’incendio poi dipende dal fatto che ci sia un combustibile, ma il problema è cosa ha innescato l'esplosione. Fino a qui il cortocircuito sembrava la cosa più probabile.

E poi?

Dopo è arrivata la testimonianza di chi è riuscito a scappare e si è messo in salvo, che dice di avere sentito un rumore. Ora, le macchine idrauliche e gli alternatori fanno un rumore terribile, però lui ha sentito un rumore diverso dal solito che peggiorava nel tempo. Questo è un indizio di un difetto meccanico. Per esempio, se nella lavastoviglie c’è la ventola che tocca un piatto, allora farà rumore. Lo scenario potrebbe essere che è emerso un difetto meccanico del sistema nella turbina che alimenta l'alternatore che poi, a un certo punto, ha provocato una rottura o una vibrazione. Sono macchine enormi, se cominciano a vibrare possono tirare giù qualsiasi cosa. Quindi il problema è capire qual è stata la causa iniziale, non la catena di eventi. Un difetto meccanico non può causare un’esplosione. In questo momento quindi emerge anche lo scenario del problema meccanico in fase di collaudo.

Quindi niente incendio e poi esplosione?

Dell’incendio se n’è parlato molto all’inizio perché hanno visto il fumo, però poteva essere una cosa relativamente da poco. Per esempio, un serbatoio d’olio che si è incendiato. Rispetto a tutto quello che stiamo raccontando magari non è stato quello il problema. Poi quel fumo magari era solo vapore d’acqua, chi lo sa? Mi sembra che l’ipotesi dell'incendio sia un po' rientrata. Forse era semplicemente la prima evidenza che la gente ha visto.

Dalla scatola nera presa in carico dagli inquirenti potrebbero emergere informazioni utili? 

In generale, proprio come quelle degli aerei, queste scatole nere rilevano le voci e tutti i segnali arrivano dai misuratori, quindi tutti i parametri che in un impianto così complesso arrivano fino alla centrale di controllo da remoto. Vedremo dalle indagini cosa veniva registrato in quella centrale in particolare.

Se la centrale idroelettrica di Bargi non fosse stata di tipo “a pozzo” si sarebbe potuto evitare l'incidente? C’è un rischio connaturato in questa tipologia di centrale?

Sarebbe stato sicuramente diverso. Questo è una specie di incidente in miniera, con tutti i problemi di essere in basso e non avere vie d’uscita. Da quello che ho capito è anche crollato il pavimento fra due piani. In questo caso tutto si sviluppa in verticale. La configurazione a pozzo sicuramente ha reso le cose molto difficili perché le verifiche sono più complesse. Però per quel tipo di funzionamento lì, con quella configurazione (dei bacini idrici, ndr) si fa un sistema a pozzo. Non è che sia stata una scelta casuale, per comodità. Se c’è un lago per andare abbastanza in basso, allora è la soluzione più razionale. Comunque sì, è una situazione un po' sfortunata: consideriamo che, tra l'altro, di solito non è presidiata, non ci sono persone dentro.

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