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Caso Boccia-Sangiuliano

Caso Sangiuliano, Boccia ha usato occhiali-camera per riprendere le stanze private di Montecitorio

Nel caso che riguarda il minsitro della Cultura Gennaro Sangiuliano e Maria Rosaria Boccia spunta un nuovo dettaglio: la donna ha usato degli occhiali con telecamera integrata per riprendere alcune stanze di Montecitorio. Stanze che di solito rimangono fuori dalle camera dei media.
A cura di Valerio Berra
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È un caso che sta diventando complesso. Nonostante il tentativo di chiarimento di Giorgia Meloni, le note ufficiali e le lettere, sembra che il profilo Instagram di Maria Rosaria Boccia sia una fonte inesauribile di verità alternative. Il punto, in breve, è chiarire che rapporti ci siano tra il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano e la donna, avvistata più volte in occasioni pubbliche con il ministro. Al netto del gossip, l’interesse pubblico è capire in che ruolo Boccia abbia partecipato a eventi, trasferte o riunioni del ministero.

Ora c’è un elemento in più che si aggiunge alla matassa di sospetti e indizi. Come sollevato da Selvaggia Lucarelli sulle pagine del Fatto Quotidiano nella sezione del suo profilo Instagram dedicato alle Storie in Evidenza si vedono delle clip riprese a Montecitorio, sede della Camera dei deputati. Secondo le informazioni che si possono vedere su Instagram, le Storie risalgono a 16 settimane fa. A spanne, parliamo di maggio 2024. Le clip sono girate con degli occhiali con camera integrata.

Cosa sono gli occhiali Rayban usati da Boccia

Come confermato direttamente da Boccia, le immagini a Montecitorio sono state riprese con un modello di occhiali Ray-Ban. Si tratta di una linea creata da Ray-Ban in collaborazione con Meta. Sono degli smart glasses con camere integrate che permettono a chi li indossa di riprendere l’ambiente intorno senza usare lo smartphone. Non solo. Alcune funzioni permettono anche di fare chiamate o ascoltare musica con una serie di tocchi sulle asticelle.

Nulla di nuovo, è una collaborazione che esiste da tempo. Certo, non sono una soluzione esattamente economica visto che i prezzi partono dai 320 euro e arrivano fino a 400 euro. Il problema qui non è tanto lo strumento usato, che ovviamente non è nulla di illegale, ma il contesto delle riprese. Le riprese di Montecitorio sono normate da regole abbastanza severe. Le immagini pubblicate da Boccia non riguardano punti del palazzo accessibili di solito alla stampa. Sono state approvate o autorizzate?

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