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Caso Isybank, l’Antitrust apre un’istruttoria: che cosa può succedere adesso per i correntisti

L’Antitrust ha deciso di avviare un’istruttoria “nei confronti di Intesa Sanpaolo e di Isybank”. Dopo aver ricevuto oltre 2.000 segnalazioni da parte dei clienti, l’autorità vuole capire se c’è stato qualcosa di illecito nelle procedure seguite dalla banca.
A cura di Valerio Berra
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Sul caso Isybank ora si muove anche l’Antitrust. Come documentato da Fanpage.it nelle scorse settimane, a fine ottobre milioni di clienti di Intesa Sanpaolo hanno scoperto che verranno trasferiti a un’altro servizio bancario: Isybank. La comunicazione è arrivata con una notifica sull’app della banca con l’oggetto: “Trasferimento a Isybank”. Nessuna possibilità di tornare indietro. Dopo aver ricevuto oltre 2.000 segnalazioni l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Antitrust) ha deciso di avviare un’istruttoria per capire se in tutta questa operazione ci sia stato qualcosa di illecito.

L’obiettivo, si legge dal comunicato, è capire se sono state seguite delle procedure illecite nelle comunicazioni sul trasferimento. Secondo l’Antitrust questa comunicazione, fondamentale visti i cambiamenti che comporta, è avvenuta senza particolare rilevanza e in un periodo che per molti utenti è coinciso con le ferie estive. Si legge nel comunicato:

“Secondo l’Autorità la comunicazione inviata ai correntisti coinvolti nel trasferimento appare ambigua e diffusa con modalità che non sembrano coerenti con l’importanza della questione trattata. I consumatori hanno lamentato che la comunicazione è stata recapitata nell’internet banking o nell’app di Intesa Sanpaolo senza alcuna particolare evidenza e in un periodo dell’anno in gran parte coincidente con le ferie estive”.

Perché c'è un "possibile aumento" dei costi per i correntisti

Il passaggio a Isybank prevede la perdita di una serie di servizi. Questi sono quelli elencati dall’Antitrust: “Non ci saranno sportelli fisici cui rivolgersi, essendo un operatore completamente digitale con cui si potrà interagire soltanto attraverso smartphone e non anche tramite browser del proprio personal computer come invece avveniva con Intesa Sanpaolo; mancheranno alcune funzionalità e servizi (ad esempio, le cosiddette carte virtuali) presenti in Intesa Sanpaolo e assenti in Isybank”. Tutto questo porterebbe a un “aumento dei costi di tenuta del conto”.

Come sapere se si è passati a Isybank

Se siete clienti Intesa Sanpaolo e volete capire se siete passati a Isybank c’è un metodo discretamente semplice. Basta andare sull’app di banca Intesa Sanpaolo, cliccare su Avvisi e controllare nella sezione Comunicazioni della Banca. A questo punto dovreste trovare un avviso con scritto “Trasferimento a Isybank”.

Gli unici clienti che non sono stati trasferiti al servizio Isybank sono quelli che rispettano almeno una di queste caratteristiche:

  • I clienti che hanno più di 65 anni
  • I clienti che hanno un fido sul conto
  • I clienti che hanno una giacenza superiore a 100.000 euro
  • I clienti che nell’ultimo anno hanno fatto più di 10 operazioni in filiale.

Per tutti gli altri, in totale parliamo di circa 4 milioni di clienti, non ci sono altre vie di fuga. L’unico modo per tornare a Intesa Sanpaolo è chiudere il conto su Isybank e aprirne uno nuovo su Intesa. Certo, ora l'istruttoria di Isybank apre uno nuovo capitolo. Potrebbe concludersi con un nulla di fatto o potrebbe costringere Intesa Sanpaolo ad avviare una procedura per permettere ai clienti che non vogliono passare a Isybank di tenere tutte le loro condizioni.

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