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Butta un AirTag nel cestino e scopre cosa succede davvero ai nostri rifiuti: la storia di Brandy

L’indagine condotta insieme a CBS News e Inside Climate News ha rivelato una discarica a cielo aperto a 30 chilometri della città. Nessun sacchetto monitorato con il dispositivo è stato riciclato correttamente.
A cura di Elisabetta Rosso
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Brandy Deason ha buttato 12 Airtag nella spazzatura, non perché volesse liberarsene, piuttosto sapere che fine avrebbero fatto. Deason infatti è un'attivista di Houston, Texas, e insieme a CBS ha deciso di tracciare il percorso di alcuni sacchetti di plastica per vedere se davvero sarebbero stati riciclato dalla Houston Recycling Collaboration, la società sostenuta da Exxon, lanciata quasi due anni fa per riciclare i rifiuti. "Volevamo capire dove sarebbero finiti i rifiuti" ha scritto Deason sul suo sito web, "soprattutto sapere se sarebbero stati recuperati per davvero e in modo corretto". Non è andata così. 

I sacchetti monitorati hanno infatti indicato un nuovo sito, non la Houston Recycling Collaboration. Gli AirTag hanno localizzato come punto di raccolta la Wright Waste Management, una struttura chiusa al pubblico a 30 chilometri dalla città. Le riprese dei droni dall'alto, fatte da CBS News, hanno mostrato un'enorme discarica a cielo aperto.

"La Houston Recycling Collaboration è stata creata in risposta ai bassi tassi di riciclaggio in città, un problema globale", spiega Inside Climate News che ha partecipato all'indagine. L'azienda prometteva di poter recuperare rifiuti che normalmente non sono considerati riciclabili. Eppure i funzionari della città hanno ammesso che dalla fine del 2022 sono state raccolte più di 250 tonnellate di plastica, ma nessuna è ancora stata effettivamente riciclata.

L'indagine condotta da CBS News e Inside Climate News ha rivelato che nell’impianto di Wright si trovano enormi cumuli di plastica non processata, sono alti fino a 3 metri. Ma il sito non è solo un problema per lo smaltimento dei rifiuti, come spiegano gli esperti sarebbe estremamente pericoloso in caso di incendio. "Se dovesse prendere fuoco, le emissioni che ne derivano potrebbero essere davvero tossiche per le persone che vivono qui intorno", ha spiegato Inside Climate News, "per non parlare del fatto che un incendio così grande e pericoloso potrebbe estendersi a un intero quartiere".

Non solo, la struttura non ha superato le ispezioni dei vigili del fuoco tre volte tra luglio 2023 e aprile 2024. Durante i test le autorità hanno scoperto che l'impianto era privo di permessi relativi allo stoccaggio di materiali pericolosi e combustibili.

Mark Wilfalk, responsabile dei rifiuti solidi di Houston, ha dichiarato che la città è a conoscenza del problema, ma ha sottolineato che intende "accumularne per ora uno stoccaggio" e "vedere cosa succede". L'esperimento di Deason mette in luce quanto si difficile riciclare in modo corretto la plastica, spesso i percorsi logistici e le strutture non sono adeguate, inevitabilmente si accumulano montagne di rifiuti.

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