Il comandante Racine su blocco dei voli USA: “Ecco cos’è successo e come sono atterrati i piloti”
Danilo Recine è un comandante di volo. Ha 16.000 ore di esperienza, ha guidato aerei sia per i voli a lungo raggio che per quelli a corto raggio e ora è il coordinatore dei piloti di ANPAC, l’Associazione Nazionale Professionale Aviazione Civile. Recine ha spiegato a Fanpage.it cosa è successo con il blocco degli aerei negli Stati Uniti, per diverse ore nessun aereo ha potuto decollare dagli aeroporti a causa di un malfunzionamento del NOTAM, il sistema informatico che diffonde gli avvisi al personale di volo.
Ora il traffico aereo sta riprendendo gradualmente, come ha spiegato la Federal Aviation Administration (FAA), l’ente governativo più importante per la gestione del traffico aereo. Quello che non è ancora chiaro però è l’origine del guasto.
Partiamo dai fondamentali. Cos’è il NOTAM?
Il NOTAM è un sistema che fornisce informazione ai piloti su cosa succede negli aeroporti. È l’acronimo di NOtice To AirMen.
Che tipo di informazioni vengono fornite?
Da qui arrivano tutte le notizie sulla situazione negli aeroporti. Arriva la conferma se l’aeroporto è aperto, e su quante piste ci sono. Sono tutte informazioni che il pilota riceve prima di partire.
Quando questo sistema si disattiva, come è successo, cosa succede agli aerei in volo?
Gli aerei che sono già partiti possono arrivare comunque a destinazione perché hanno ricevuto tutte le informazioni necessarie prima del volo.
Quali problemi ci sono quando il NOTAM si blocca?
Sicuramente ci saranno problemi che riguardano i ritardi. Ci potrebbero essere anche problemi con lo spazio a disposizione negli aeroporti, visto che i veicoli atterranno ma non partono.
Ci sono rischi per i passeggeri?
No, in questi casi gli aerei hanno a disposizione tutte le informazioni per atterrare. I passeggeri in volo non dovrebbero neanche sapere cosa è successo.
Lei nella sua esperienza ha mai affrontato un blackout del genere?
Guardi, le direi proprio di no. È capitato che ci fossero dei blackout brevi ma mai nulla del genere. Negli Stati Uniti poi la situazione è ancora più complessa perché ci sono i voli transoceanici e tutto il traffico interno.